Grande attesa per “Fatti e Misfatti” di Fausto Capalbo, le prime valutazioni in anteprima sull’opera letteraria del terzo millennio
Roma – C’è grande attesa per un nuovo libro che sarà pubblicato a breve redatto ad opera del Prof. Fausto Capalbo. Se ne parla da tempo ed ora “Fatti & Misfatti” potrà essere finalmente letto, approfondito ed analizzato nel mondo politico, letterario, delle istituzioni con un tracciato di vita che coinvolge storia, cultura, e per l’appunto fatti e misfatti legati a vicissitudini italiane ed estere. Di qui una anticipazione arriva dal prof. Gianluigi Rossi, professore Emerito di Storia delle Relazioni Internazionali, Sapienza Università di Roma che riportiamo testualmente: “Questo libro di Fausto Capalbo ricostruisce con limpida efficacia e in modo esaustivo fatti ed eventi che hanno segnato profondamente la storia del nostro paese dall’unità ai giorni nostri. Ma ci sembra che l’Autore abbia soprattutto il merito di essere andato ben al di là di una pura e semplice ricostruzione dei fatti secondo i canoni e i metodi della storiografia tradizionale: egli, infatti, ha arricchito la sua narrazione con una serie di elementi che ci aiutano a comprendere meglio i retroscena e le ragioni profonde delle vicende trattate e ci presenta così una sorta di “melting pot” in cui ha messo insieme i dati di fatto così come appaiono in superficie con aspetti più o meno occulti, meno o per nulla evidenti. Anche valutando questo lavoro restando nei limiti e nella prospettiva della ricerca storica tradizionale, si può subito osservare che esso ci presenta una serie di scenari inediti o poco noti ; una vera e propria “rivisitazione” di alcune “vulgate” correnti e ricorrenti. Per giungere a questo risultato, l’Autore si è certamente avvalso di un’ampia documentazione di prima e seconda mano, oltre che di una vastissima bibliografia, che già da sola – se la scorriamo rapidamente in fondo al volume – ci dà un ‘idea della grande varietà di tutti gli aspetti da lui presi in considerazione.
Così, nell’analizzare i motivi che spinsero Mussolini a decidere l’eliminazione di Giacomo Matteotti nel 1924, Capalbo chiarisce che un ruolo decisivo lo ebbe il timore che venisse alla luce il giro di tangenti versate al duce e di cui Matteotti era a conoscenza. O ancora, a proposito del sequestro di Aldo Moro e della sua scorta nel 1978, egli si sofferma sul ruolo de Stati Uniti, decisi ad impedire in piena guerra fredda che il compromesso storico, concepito da Moro, portasse all’ingresso dei comunisti nel governo italiano. Ma, come appena detto, Capalbo va al di là dell’approccio storiografico classico e, per fornirci un quadro più convincente di tutto cio’ che è accaduto nel nostro paese, sviluppa una serie di argomentazioni stringenti e bene articolate, chiamando anche in causa aspetti esoterici, simbolismi, “poteri forti”…e quant’altro. E lo fa in piena autonomia e indipendenza di giudizio, senza risparmiare colpi di frusta e sciabolate per nessuno!