…e il mio maestro mi insegnò come è difficile trovare l’alba dentro l’imbrunire…
Uno dei passaggi più intrisi di poesia esoterica e di riflessione sulla vita è contenuto sul brano “Prospettiva Newsky” che ebbe i natali nel lontano ma non troppo 1980 con l’uscita dell’album “Patriot”. Già dal titolo si ebbe a capire che la poesia contenuta nella melodia di Battiato evocava la strada principale di San Pietroburgo, immenso viale verso il fiume Neva dedicato per l’appunto ad Alexander Newsky, condottiero russo che fu in grado di respingere l’offensiva dei tedeschi in epoca medievale. La canzone sembra volerci immergere nell’atmosfera con “un vento a trenta gradi sotto zero”… che rappresenta l’inverno russo, particolarmente rigido per tradizione storica e climatica. Poi l’evocazione prosegue verso il ferro, il fuoco con il riferimento alle mitragliatrici russe puntate contro manifestanti . Poi una serie di passaggi che sono flash di vita come l’incontro con Igor Stravinsky. Battiato sembra voler fornire una canzone con un unico comune denominatore ma pensata come una sfera di diamante, con tante sfaccettature che sfociano poi in una delle frasi che ha fatto storia, epoca e che non si cancellerà mai:
“e il mio maestro mi insegnò come è difficile trovare l’alba dentro l’imbrunire”. >ong>
Di qui possiamo iniziare la nostra analisi che ci catapulta nel pensiero di Georges Ivanovič Gurdjieff, filosofo, danzatore e scrittore greco-armeno vissuto nell’ottocento. Ma questa è una mera probabilità che non trova alcun supporto certo, si tratta di una interpretazione in cui lo stesso filosofo ebbe ad illuminare e quindi a concretizzarsi come maestro per le sue teorie, poi approfondite da Battiato con la meditazione. Ma trovare questa alba dentro l’imbrunire viene ritenuta come una sorta di trasposizione del maestro armeno, il quale notoriamente sosteneva teorie possibiliste rispetto ad una nuova e superiore vita. La nuova vita di dimensione superiore dunque che superi l’imbrunire, identificato con la morte. Inizialmente pensiamo ad un fatto contrastante con l’evolversi della giornata, appunto il contrasto dell’alba che da’ vita al nuovo giorno per cui la difficoltà di trovare la luce dentro un imbrunire. Il maestro ci insegna come è difficile dunque trovare questa luce nelle tenebre. Ma è appunto difficile quindi non impossibile. Battiato più volte ci ha fatto riflettere sull’attraversamento del bardo, sul passaggio che secondo lui da una vita poi può condurci in altre delle quali non ne ricordiamo poi le esistenze. Il mistero è fitto, ma ognuno di noi ha bisogno di maestri per essere iniziato alla vita. Sin dalla nascita i genitori, i nonni, i familiari sono maestri che ci insegnano a muoverci ad essere gradualmente padroni della nostra vita. Poi ci sono altri maestri, in filosofia, in arte, in musica i cui insegnamenti nelle parole e nelle melodie entrano nel cuore e nella vita per restarci in forma indelebile fino all’ultimo passaggio verso l’oriente dell’eternità. Ma oltre al fatto che la frase trovi applicazione in questo senso, i fan del maestro l’hanno fatta propria e poi ognuno ha tratto da ciò le più disparate conclusioni. E’ un bagliore di speranza in chi vive situazioni drammatiche, in cui la vita è scura, carica di negatività. La capacità di saper e di dover trovare un’alba nella sera ci indica lo sforzo che ognuno di noi deve saper compiere nell’affrontare le continue sfide, e le difficoltà, vicissitudini della vita. Il distacco terreno dai familiari, dalle persone che a vario titolo passano nella nostra vita e con le quali abbiamo condiviso tanti sentimenti e crescita personale. Ecco in fondo la difficoltà di saper trovare questa alba è la possibilità che l’intelletto e la mente ci danno di poter cercare una luce che ci illumini e renda il nostro cammino come una edificazione continua, che probabilmente non finirà mai. L’uomo per contrastare l’imbrunire, che inesorabilmente arriva comunque ogni giorno, ha creato quella luce artificiale che non viene dalla natura, ma dalla forza dell’intelletto. Ecco il maestro ci insegna quanto sia difficile, ma ci si può riuscire e ci si deve provare, ogni giorno.
Invito all’ascolto: