Roma – Dal palco di Pescara si apre ufficialmente la crisi di governo. Salvini è chiaro e netto sul futuro di una maggioranza che di fatto non esiste più. “Datemi pieni poteri – ha detto Salvini – e vi dimostrerò cosa siamo in grado di fare per l’Italia”. Una dichiarazione che in altri tempi avrebbe scaturito domande rispetto ad una sua possibile candidatura a premier, ma è egli stesso a chiarire che tale situazione sarebbe ovvia senza celarsi dietro ad alcun tipo di dubbio. Quindi aperta la crisi, musi scuri per i pentastellati che vedono all’orizzonte la perdita di un ruolo conquistato a forza di like e social. Salvini è in una rimonta che ha caratterizzazioni storiche, mai prima d’ora infatti un componente del governo, vice premier in carica ha incassato un crescendo di consensi prelevati maggiormente dall’area del centro destra. Berlusconi tenta di lanciare l’idea della federazione ma ormai il traino Lega è indiscusso e tutti gli altri potranno e dovranno accodarsi a fare accordi. La crisi piace alla sinistra che con la guida Zingaretti tenta di scrollarsi di dosso l’epoca buffa di Renzi che ancora però aleggia e sobilla all’interno del partito che riconquisterà sicuramente un terreno perduto. Vedremo.
