Protezione Civile, al via l’esercitazione sul rischio maremoto nella Provincia di Latina
Prima esercitazione sul rischio maremoto in Italia con la Prefettura di Latina e dieci Comuni costieri della Provincia, organizzata dall’Agenzia Regionale di Protezione Civile con la collaborazione di DPC, INGV e ISPRA
Latina – Si è svolta a Latina TSUNEXTT, l’esercitazione di protezione civile per Posti di Comando che ha coinvolto i Comuni costieri della Provincia di Latina, organizzata dall’Agenzia Regionale di Protezione Civile del Lazio d’intesa con la Prefettura di Latina.
L’esercitazione ha simulato, nel corso della mattinata, una situazione emergenziale connessa a un evento maremoto generatosi al largo delle coste della Calabria per un terremoto di magnitudo 7.0 a una profondità di 10 km, con l’obiettivo di testare i flussi di attivazione e di comunicazione fra le diverse Strutture operative e di comando che devono gestire l’emergenza e i modelli di intervento dei singoli Comuni coinvolti. È la prima volta in Italia che si attiva un sistema esercitativo per un evento maremoto.
Nel corso dell’esercitazione è stato inoltre testato il sistema di allertamento della Piattaforma SiAM (Sistema di Allertamento nazionale per i Maremoti) gestito, a livello nazionale, dal Dipartimento di Protezione Civile (DPC) in collaborazione con il Centro Allerta Tsunami dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (CAT-INGV) e l’Istituto Superiore per la Protezione Ambientale (ISPRA).
All’esercitazione hanno partecipato, oltre all’Agenzia Regionale di Protezione Civile e alla Prefettura, anche i Comuni di Fondi, Formia, Gaeta, Itri, Latina, Minturno, Ponza, Sabaudia, Terracina e Ventotene, per un totale di circa 100 persone che hanno interagito per gestire al meglio l’evento. In qualità di osservatori erano presenti Funzionari del DPC, dell’INGV e dell’Agenzia Regionale.
Il sistema di messaggistica SiAM prevede che, pochi minuti dopo l’evento comunicato dal CAT dell’INGV, vengano inviati una serie di messaggi di allerta (il primo), di conferma (i successivi) e di fine evento (l’ultimo) a tutti i Sindaci dei Comuni costieri, alle Prefetture, alle Strutture Operative e alle Protezioni Civili delle Regioni al fine di attivare il meccanismo di evacuazione e assistenza alla popolazione coinvolta.
Nel corso dell’esercitazione di ieri il messaggio di allerta Arancione (Advisory) è arrivato alle ore 9.32: tale messaggio prevede una determinata inondazione dal mare di aree costiere nelle quali possono gravare stabilimenti balneari, sistemi viari e zone residenziali e produttive, individuate sulla base di Mappe Rischio Tsunami prodotte a livello nazionale dall’ISPRA.
Una volta ricevuto il messaggio di allerta, i Comuni hanno attivato i loro Centri Operativi Comunali (COC), comunicando con tempi diversi alla Prefettura e alla Sala Operativa Regionale gli immediati fabbisogni a seguito delle prime valutazioni di danno ed evacuazione della popolazione. Contestualmente in Prefettura è stato attivato il Centro Coordinamento dei Soccorsi (CCS), coordinato dal Prefetto Maria Rosa Trio, che con tutte le Strutture Operative coinvolte (Carabinieri, Polizia, Guardia di Finanza, ARES 118, ASL, Croce Rossa, Capitaneria di Porto e Agenzia di Protezione Civile) ha coordinato le fasi emergenziali e le azioni richieste dalla Exercise Room (EXCON) dell’Agenzia, che ha gestito le richieste di supporto dei partecipanti all’esercitazione.
Dopo il primo messaggio di allerta, altri tre messaggi di conferma dell’evento stati inviati – tra le 9.32 e le 12.10 – alle Amministrazioni e agli Enti che hanno dovuto riferire sulle modalità di intervento e assistenza alla popolazione. Alle 12.34 è stato inviato il messaggio di “Fine evento”.
“L’esercitazione – afferma il Prefetto di Latina Maria Rosa Trio – ha consentito di testare i flussi di attivazione e comunicazione tra tutte le strutture coinvolte nella gestione di un evento emergenziale e di sensibilizzare i Sindaci sull’importanza di una corretta pianificazione comunale di protezione civile in occasione di eventi che richiedono una rapidità di risposta nell’assistenza alla popolazione. Nei prossimi giorni verrà convocato un incontro di debriefing per confrontarci sull’attività svolta e sugli aspetti di forza e di debolezza che hanno contraddistinto le diverse fasi dell’esercitazione”.
“L’Agenzia – spiega Carmelo Tulumello, Direttore dell’Agenzia Regionale di Protezione Civile – in questo mese di ottobre è stata impegnata in una serie di esercitazioni su tutte le nostre province che hanno dimostrato quanto sia importante stimolare gli Enti Locali e la popolazione a una crescita della cultura della prevenzione e alla cultura di protezione civile. Conoscere i rischi ed esercitarci ad affrontarli ci permette di poter ridurre danni e perdite di vite umane in una eventuale emergenza”.
“Il test organizzato dall’Agenzia Regionale di Protezione Civile – precisa Luigi D’Angelo, Direttore Operativo Emergenze del Dipartimento Nazionale – è stato molto utile per verificare l’efficacia della procedura informatizzata di diramazione dei messaggi di allerta alle strutture coinvolte, con lo scopo di aumentare la conoscenza delle procedure ed essere preparati in caso di un’eventuale emergenza. Ci auspichiamo che anche le altre Regioni costiere possano quanto prima organizzare simili esercitazioni al fine di aumentare la preparazione e la consapevolezza sul rischio maremoto in Italia”.
“È stato un test molto importante per verificare il flusso delle informazioni che verrebbe attivato in caso di evento maremoto in Italia – sottolinea Alessandro Amato, responsabile del Centro Allerta Tsunami dell’INGV – Abbiamo simulato un terremoto sulle coste della Calabria tirrenica in grado di innescare uno tsunami che in meno di mezz’ora raggiungerebbe il litorale laziale. Al primo messaggio di allertamento, emesso pochi minuti dopo l’evento, ne sono seguiti altri tre di conferma con i dati del livello del mare della rete mareografica ISPRA che i nostri turnisti del CAT-INGV analizzano in tempo reale. È fondamentale condurre questa tipologia di test per le coste italiane, tutte esposte (chi in misura maggiore, chi minore) al pericolo tsunami. Speriamo che altre Regioni e Prefetture seguano presto l’esempio dei Comuni costieri della provincia di Latina”.
“L’esercitazione – conclude Antonio Colombi, organizzatore dell’esercitazione e Funzionario dell’Agenzia Regionale di Protezione Civile – è servita per far capire ai Comuni quanto deve essere fatto per una corretta gestione del rischio maremoto, ma anche per testare il flusso di allertamento e comunicazioni che un evento come questo necessita con rapidità ed efficacia fra tutte le strutture coinvolte”.