Internet day, con la rivoluzione digitale tutti superconnessi. Imperiale: “urge formazione nelle scuole su web e social media”
Roma – Oggi 29 ottobre 2019, si celebra l’Internet Day. Questo perchè esattamente 50 anni fa, nel 1969, da un computer di Los Angeles venne digitata la parola “login” ed indirizzata ad un altro dispositivo, collegato nello Stanford Research Institute di Palo Alto. Quest’ultimo, però, ricevette solo le prime due lettere, la L e la O. Poi la rete collassò e il segnale andò perso.
“Quell’insuccesso .- spiega Daniele Imperiale direttore di Uffici Stampa Nazionali – fu però punto di base per l’avvio di un percorso che ha di fatto aperto le porte del mondo a tutti. Quello che oggi per noi è consuetudine e normalità, un tempo era utopia, ricerca, studio, approfondimento. In mezzo secolo di vita le abitudini degli uomini dell’intero emisfero sono state condizionate dal web. Nel bene e nel male. Non bisogna certo fare retorica come molti docenti nelle scuole, che pur se preparati per le loro materie continuano a definire “diavolerie” gli strumenti informatici.
La scuola dovrebbe adeguarsi al passo con i tempi, ed abbinare la formazione sulle opportunità e rischi dei social media e del web partendo già dalle scuole elementari. Gli smartphone di ultima generazione sono dei veri e propri computer portatili, e la superconnessione ormai è parte integrante della vita del terzo millennio avanzato. Sono cambiati i rapporti umani, il virtuale viaggia insieme al reale, i social forniscono emozioni, condizionano l’umore, fanno parte integrante delle vicissitudini di vita professionale, amicale e relazionale in generale. La formazione nelle scuole è basilare anche per evitare di incappare in episodi di cyberbullismo o altri rischi derivanti dal deep web.
Ed è inutile sfuggire al sistema – prosegue Daniele Imperiale – cresce esponenzialmente infatti il numero di utenti della terza età che diventando “connessi” evitano l’isolamento e si sentono parte integrante e sostanziale di un percorso di crescita e di approfondimento. Il web ha fornito al mondo strumenti di guadagno, di diffusione massiva, ha cambiato il corso del giornalismo professionale, della deontologia ed ha aperto la tastiera un pò a tutti. Fino a pochi anni fa la conoscenza della scrittura digitale non era certo per tutti, e c’è stata una lunga evoluzione per l’utilizzo dei computer, poi in poco tempo tutto si è velocemente integrato. E’ un sistema che nei diversi campi fornisce tante opportunità, che però coglierle appieno però occorre formazione, approfondimento. Siamo nell’epoca dell’intelligenza artificiale, delle nuove frontiere della comunicazione, dove il ruolo del giornalismo assume sempre di più la valenza di una certificazione delle informazioni immesse sul web.
Nell’epoca delle fake news siamo sicuramente felici di aver creato Uffici Stampa Nazionali, una testata di informazione “certificata” e dotata di una tecnologia altamente innovativa per la produzione dei contenuti e nei titoli che poi diventano link indicizzati sul web.
Il legislatore non fa in tempo a cristallizzare una norma che viene già superata da una nuova tecnologia. I contest professionali oggi di ogni settore: dalla politica, sindacato, istituzioni, moda spettacolo, medicina e sanità, turismo, cultura, imprenditoria e tanto altro, se abbinati a tecniche di comunicazione innovativa possono coglierne risultati a dir poco sorprendenti. Tutto sta nell’individuare la giusta strategia in base all’obiettivo prefissato. Gli strumenti ci sono ma vanno saputi utilizzare al meglio.
L’internet day, è una tappa che ci fa guardare ad un futuro sempre più connesso, un vortice dal quale non si può scendere perchè attraverso il web oggi si acquista, si commenta, si genera produttività, si vende, si legge, ci si informa un pò su tutto. E di qui l’avvento della web reputation, i motori di ricerca e la loro particolare importanza ed utilità. Abbiamo mandato in quiescenza le vecchie enciclopedie, questo sicuramente sbagliando anche perchè il web è un grosso contenitore di informazioni immesse, ma non vi è una autorità di certificazione su quanto noi effettivamente leggiamo. E’ importante quindi la “verifica delle fonti”, – conclude Daniele Imperiale – quel principio giornalistico deontologico oggi va applicato all’utente che legge, ed il prodotto informatico deve essere dunque credibile e realista. La formula sul virtuale è come nel reale: bisogna saper distinguere essendo dotati dell’antica capacità del libero arbitrio. Facciamone buon uso”.