Roma – La vaccinazione è la forma più efficace di prevenzione dell’influenza. L’Organizzazione Mondiale della Sanità e il Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale 2017-19 riportano, tra gli obiettivi di copertura per la vaccinazione antinfluenzale il 75% come obiettivo minimo perseguibile e il 95% come obiettivo ottimale negli ultrasessantacinquenni e nei gruppi a rischio.
Dalla metà di ottobre fino a fine dicembre la vaccinazione antinfluenzale viene offerta attivamente e gratuitamente a:
1. soggetti di età pari o superiore a 65 anni
2. bambini di età superiore ai 6 mesi, ragazzi e adulti fino a 65 anni affetti da malattie che aumentano il rischio di complicanze da influenza
3. bambini e adolescenti in trattamento a lungo termine con acido acetilsalicilico, a rischio di Sindrome di Reye in caso di infezione influenzale
4. donne che all’inizio della stagione epidemica si trovino in stato di gravidanza
5. individui di qualunque età ricoverati presso strutture per lungodegenti
6. medici e personale sanitario di assistenza
7. familiari e contatti di soggetti ad alto rischio di complicanze
8. soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo e categorie di lavoratori
9. Personale che, per motivi di lavoro, è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani
10. Donatori di sangue
Sorveglianza dell’epidemia
E’ cominciata, inoltre, il 14 ottobre la sorveglianza epidemiologica per la stagione influenzale 2019-2020 attraverso il sistema Influnet, che si basa su una rete di medici sentinella costituita da medici di Medicina generale (MMG) e di Pediatri di libera scelta (PLS), reclutati dalle Regioni, che segnalano i casi di sindrome influenzale (ILI) osservati tra i loro assistiti. I medici sentinella e altri medici operanti nel territorio e negli ospedali collaborano inoltre alla raccolta di campioni biologici per l’identificazione di virus circolanti (Sorveglianza virologica).
La raccolta e l’elaborazione delle segnalazioni di malattia è effettuata dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS) che provvede all’elaborazione a livello nazionale e produce un rapporto settimanale. Le indagini virologiche sui campioni biologici raccolti vengono eseguite dai Laboratori facenti parte della Rete InfluNet e dal Centro Nazionale per l’Influenza (NIC) dell’ISS.
Cos’è la “sindrome Influenzale”?
Qualsiasi soggetto che presenti improvviso e rapido insorgere di:
- almeno uno tra i seguenti sintomi generali: febbre o febbricola; malessere/spossatezza; mal di testa; dolori muscolari
- e, almeno uno tra i seguenti sintomi respiratori: tosse; mal di gola; respiro affannoso.
Per la diagnosi clinica di influenza nel bambino è importante considerare quanto indicato per gli adulti tenendo conto che i bambini più piccoli non sono in grado di descrivere la sintomatologia sistemica che invece si può manifestare con irritabilità, pianto e inappetenza. Nel lattante l’influenza è spesso accompagnata da vomito e diarrea e solo eccezionalmente da febbre. Spesso nei bambini in età prescolare occhi arrossati e congiuntivite sono caratteristiche dell’influenza, in caso di febbre elevata. Nel bambino di 1-5 anni la sindrome influenzale si associa frequentemente a laringotracheite e bronchite e a febbre elevata.