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“Come Folgore dal cielo”

Una giornata con i Paracadutisti del Nucleo Colline Romane

Nemi – L’appuntamento per l’intervista di domenica scorsa, che leggerete nei prossimi giorni, era fissato sulle colline romane, dove sono stata ospite di un affiatato gruppo di Parà che, ancora dopo trent’anni, si riunisce periodicamente per portare avanti progetti ed iniziative che vanno dalle cerimonie solenni, religiose e militari, ai corsi di sopravvivenza, soccorso e lancio, senza dimenticare gli eventi di aggregazione, che coinvolgono anche le famiglie. Un gruppo, quello del Nucleo Paracadutisti Colline Romane, composto da veterani della Brigata Folgore che, oggi come allora, onora il Basco Amaranto e si consolida sotto quel grido “FOLGORE!che è un’emozione fortissima ogni volta che lo sento e che ha accolto l’ingresso in sala dell’ospite d’onore: il Colonnello Carlo Calcagni.

La costituzione del Nucleo Colline Romane, ad opera della Sezione ANPd’I di Roma, è avvenuta il 21 settembre 2016 dopo la richiesta scritta da parte di un nutrito gruppo di paracadutisti che hanno sentito l’esigenza, non solo di continuare ad essere iscritti all’Associazione d’Arma che fa riferimento alla Brigata Paracadutisti Folgore, ma anche quella di identificarsi in un raggruppamento che avesse un legame con un territorio circoscritto, quale l’area dei cosiddetti Castelli Romani. “Nella tradizione militare e specialmente in
quella paracadutista è fortissimo il senso di appartenenza al proprio Corpo e con questo spirito e nella tradizione Paracadutista che il Nucleo Colline Romane ha adottato un proprio emblema, ed il criterio di scelta è stato di pochi punti fermi ma con un profondo significato, simboli che provengono da molto lontano ma proiettati verso un futuro a noi indefinito.”

Doveroso il ricordo al Leone di El Alamain Santo Pelliccia, paracadutista della Folgore nella Seconda Guerra Mondiale, uno degli ultimi 300 superstiti dei 5000 paracadutisti che combatterono eroicamente nel corso del secondo conflitto mondiale, morto a fine agosto all’età di 95 anni. Lo spirito di questi uomini ed i valori che perseguono, li leggi nella fierezza dei loro sguardi seri e fermi, ma commossi, mentre ascoltano le parole del Colonnello Calcagni, nell’amore per la Patria, per il Basco Amaranto e per il nostro tricolore.
Grazie Ragazzi!

Margot Alessandra D’Andrea

 

 

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