ROMA – Ha rassegnato le sue dimissioni con una lettera al premier Conte. Le indiscrezioni giravano da giorni e del resto nelle scorse settimane il ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti aveva affermato che avrebbe voluto vedere destinati i tre miliardi chiesti per il suo ministero oppure era pronto a lasciare. Si era pronunciato contro il blocco dell’aumento dell’Iva e aveva ripetutamente detto che tre miliardi non erano certo sufficienti per scuola, università e ricerca, ma erano il minimo indispensabile. Aveva usto l’espressione “linea di galleggiamento”.
La lettera e le dimissioni sono state confermate nella serata di ieri da fonti di Palazzo Chigi. L’uscita di scena di Fioramonti non creebbe problemi di maggioranza perchè a quanto pare andrebbe a costituire un gruppo alla Camera a sostegno del premier insieme ad alcuni deputati che potrebbero seguirlo. Quanto al nuovo ministro dell’Istruzione, il nome sulla bocca di tutti è quello di Nicola Morra, attualmente presidente della Commissione parlamentare antimafia.
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