Razzismo, in Portogallo muore capoverdiano aggredito da 15 uomini
Stando ad alcune ricostruzioni, gli aggressori avrebbero assalito il ragazzo con mazze da baseball e altri oggetti pesanti
Roma – Da oggi domenica 12 gennaio, alle 11 a piazza San Pietro, la comunita’ di Capo Verde in Italia organizza una veglia in memoria di Luis Giovani dos Santos Rodrigues, giovane studente aggredito e ucciso in Portogallo da un gruppo di uomini all’uscita di un locale. Come spiegano i responsabili in una nota, si trattera’ di una “manifestazione silenziosa, di solidarieta’ e fratellanza, carica di messaggi d’amore per combattere l’odio nel mondo”.
Giovanni Rodrigues e’ stato ucciso a Braganza, citta’ del Portogallo nord-orientale, la notte del 21 dicembre. Secondo quanto riportano i quotidiani locali e internazionali, il giovane studente di 21 anni era appena uscito da una discoteca quando e’ stato aggredito da 15 uomini, forse per una lite avvenuta qualche ora prima durante la fila all’ingresso. Per il trauma cranico e le altre ferite riportate, Rodrigues e’ deceduto in ospedale dieci giorni dopo, il 31 dicembre.
Stando ad alcune ricostruzioni, gli aggressori avrebbero assalito il ragazzo, arrivato a Braganza per ragioni di studio solo due mesi prima, con mazze da baseball e altri oggetti pesanti. Gia’ identificati dalla polizia, i presunti assassini del giovane risultano persone del posto, di nazionalita’ portoghese. La vicenda ha suscitato viva indignazione a Capo Verde, dove Fernandinho Teixeira, sindaco di Mosteiros, il piccolo comune dove il giovane studente e’ nato e cresciuto, ha fatto appello alle autorita’ portoghesi affinche’ puniscano “rapidamente e in modo esemplerare” i responsabili della sua morte.
Anche la popolazione di Capo Verde nonche’ le varie comunita’ straniere nel mondo si sono mobilitate, lanciando appelli sui social ad aderire oggi e domani a marce silenziose e veglie in varie citta’. L’obiettivo e’ sollecitare le autorita’ affinche’ facciano giustizia, diffonendo al contempo un messaggio contro l’odio razziale. All’origine dell’omicidio ci sarebbe infatti il colore della pelle del giovane africano. La polizia su questo non si e’ ancora pronunciata, dichiarando di stare ancora indagando e che tutte le piste sono aperte, anche quella di matrice razziale.
“Cio’ che indigna di piu’- hanno spiegato alla Dire i responsabili della comunita’ capoverdiana in Italia- e’ che dopo quanto e’ successo, la polizia abbia aperto le indagini solo quando il ragazzo e’ morto, dieci giorni dopo. I suoi aggressori sono stati identificati, eppure risultano ancora a piede libero. Inoltre- hanno aggiunto- anche i media hanno ignorato il caso, presentando Rodrigues come un giovane ubriaco soccorso dai vigili del fuoco per un trauma cranico, senza dare il dovuto risalto all’aggressione compiuta da 15 persone”.
Stando alle stime ufficiali piu’ recenti, la comunita’ capoverdiana costituisce il 16 per cento degli stranieri residenti in Portogallo. (Alessandra Fabbretti – www.dire.it)