Roma – Proprio in questi giorni i ricercatori INGV Stefano Branca, Direttore dell’Osservatorio Etneo, e Mauro Coltelli, Coordinatore del Centro per il Monitoraggio delle Isole Eolie, hanno eseguito un sopralluogo sull’Etna per le consuete attività di monitoraggio vulcanologico previste nell’ambito della Convenzione INGV-Protezione Civile, finalizzate alla caratterizzazione dei fenomeni eruttivi in corso.
I vulcanologi si sono avvalsi anche di una telecamera termica, in grado di individuare con precisione la posizione dei flussi lavici maggiormente alimentati. Al momento del sopralluogo, il Cratere Voragine produceva una continua attività stromboliana che in alcuni mesi di attività ha edificato alcuni piccoli coni piroclastici coalescenti. Dalla base di questi coni emergono alcuni piccoli flussi lavici che si riversano nel vicino cratere Bocca Nuova, un altro cratere sommitale dell’Etna, riempiendo il fondo del cratere. Questa attività è iniziata il 12 settembre 2019, più di tre anni dopo le precedenti eruzioni del Cratere Voragine.
Video 1: L’attività eruttiva in corso sull’Etna, descritta da Stefano Branca, direttore dell’Osservatorio Etneo, e Mauro Coltelli, coordinatore del Centro di Monitoraggio delle Isole Eolie, nel corso del sopralluogo del 19 marzo 2020 per l’attività di sorveglianza vulcanica.
Video 2: Un’intensa attività stromboliana prosegue all’Etna dal settembre scorso. L’accumulo di scorie ha portato alla formazione di due nuovi coni, come quello mostrato nelle immagini. Le riprese sono state effettuate da Stefano Branca e Mauro Coltelli, nel corso del sopralluogo del 19 marzo 2020.
Video 3: Le immagini riprese con la telecamera termica nel corso del sopralluogo del 19 marzo 2020 mostrano in alto i due coni di scorie prodotti dall’attività stromboliana. Nella parte centrale ed inferiore dell’inquadratura si vede lo sviluppo di un imponente campo lavico. Al suo interno spiccano le colate più recenti, caratterizzate dalle temperature più elevate.
In questo periodo di emergenza COVID-19, l’INGV garantisce la piena operatività delle sue Sale di monitoraggio sismico, vulcanico e allerta maremoto di Roma, Napoli e Catania e della reperibilità dei gruppi di emergenza, in assoluta sicurezza per tutti coloro che vi operano. Tutte le altre attività proseguono da casa, in modalità Smartworking, come indicato da Governo e Protezione Civile. #ingvoperativosempre