Pubblicato il decreto per il credito unificato, gli studi Flexad di Roma al lavoro per tutti gli approfondimenti
Roma 9 Apr 2020 – E’ stato approvato dopo la trovata intesa il decreto legge n. 23 del 9 Aprile 2020 recante: “misure urgenti per l’accesso al credito ed il rinvio di adempimenti da parte delle imprese” Si tratta di un pacchetto liquidita’ alle imprese, in grado di mobilitare risorse per oltre 750 miliardi, oltre 400 in più rispetto ai 350 miliardi già previsti nel decreto Cura Italia. Questo è per lo meno l’intendimento del Mef. Interventi previsti anche nel campo dell’export e del sostegno alla internazionalizzazione delle imprese. In particolare, si mobilitano 200 miliardi di prestiti con garanzie fino al 90% per tutte le imprese, senza limiti di fatturato, e altri 200 miliardi di crediti destinati al sostegno dell’export. Ma certo bisogna poi fare i conti con una realtà applicativa delle nuove norme.
Lo rende noto lo studio Flexad di Roma che con il suo team sta analizzando ad ampio raggio tutte le possibilità applicative.
Nel decreto. annunciata una nuova proroga sui versamenti di tasse e contributi che già secondo la bozza circolata ieri estende al 30 maggio la sospensione dei versamenti fiscali e contributivi da parte delle imprese con ricavi o compensi non superiori a 50 milioni di euro nel periodo di imposta precedente a quello in corso che hanno subito una diminuzione dei ricavi o dei compensi di almeno il 33 per cento nel mese di marzo 2020 rispetto allo stesso mese del precedente periodo d’imposta e nel mese di aprile 2020 rispetto allo stesso mese del precedente periodo d’imposta. I versamenti sospesi, senza applicazione di sanzioni ed interessi, andranno effettuati in un’unica soluzione entro il 30 giugno 2020 o mediante rateizzazione fino a un massimo di 5 rate mensili di pari importo a decorrere dal medesimo mese di giugno 2020.
Previsto anche un credito di imposta anche sull’acquisto di mascherine e di altri dispositivi di protezione individuale. La disposizione estende “le tipologie di spese ammesse al Credito d’imposta attribuito per le spese di sanificazione degli ambienti e degli strumenti di lavoro” includendo quelle relative all’acquisto di dispositivi di protezione individuale (quali, ad esempio, mascherine chirurgiche, Ffp2 e Ffp3, guanti, visiere di protezione e occhiali protettivi, tute di protezione e calzari), ovvero all’acquisto e all’installazione di altri dispositivi di sicurezza atti a proteggere i lavoratori dall’esposizione accidentale ad agenti biologici o a garantire la distanza di sicurezza interpersonale (quali, ad esempio, barriere e pannelli protettivi)”, si legge nella relazione al decreto. Sono, inoltre, compresi i detergenti mani e i disinfettanti. Il Credito d’imposta è attribuito a ciascun beneficiario, fino all’importo massimo di 20.000 euro, nella misura del 50 per cento delle spese sostenute fino al 31 dicembre 2020, e comunque nel limite di spesa fissato in 50 milioni di euro.
Cliccando nel link sottostante è possibile scaricare il decreto così come pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 9/4/2020
decreto Legge n. 23 8 Aprile 2020 Accesso al credito Emergenza Covid