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Il lockdown blocca il mercato delle auto, servono piani specifici per sostenere la produzione

Roma – Si fa strada l’ipotesi relativa alla predisposizione ed attuazione di piani per sostenere il comparto produttivo delle automobili, messo in grave difficoltà dalla pandemia e dal lockdown il quale, oltre ad aver fermato la produzione hanno anche di fatto sostanzialmente azzerato le vendite, i titoli dei grandi gruppi del settore provano a ripartire. Ma tutto sta avvenendo con grande difficoltà e lentezza.

La situazione delle attività che stentano a ripartire, le regioni ancora intercluse dai confini ed un senso di apatia generale del popolo non favoriscono di certo una ripresa immediata. Un settore che è fortemente compromesso e che vede un calo dei prezzi anche sulle giacenze.

Il supporto al settore dell’auto è dunue necessario per le grandi case automobilistiche, ma anche per sostenere tutto l’indotto e il comparto dell’acciaio, che soffrono dello stop alle vendite di autoveicoli e che già nei mesi scorsi avevano pagato le difficoltà dei grandi produttori tedeschi, sbocco dell’export di molte pmi.

La filiera automobilistica allargata italiana, inclusiva dei servizi attinenti al settore automotive, occupa oltre 1 milione di persone, impiegate in circa 200.000 piccole e medie imprese, con un fatturato pari a circa il 19% del pil del Paese. Nello specifico il settore automotive interessa oltre 400.000 addetti che risultano pari a oltre il 7% del settore manifatturiero; il fatturato del comparto, che raggiunge i 106 miliardi di euro, e’ pari all’11% del settore manufatturiero e al 6,2% del pil.

Il 66% degli autoveicoli prodotti in Italia è rivolto ai mercati esteri e la contribuzione al gettito fiscale nazionale per oltre 76 miliardi di euro è pari al 16% delle entrate tributarie totali dello Stato; il mondo dell’auto è importante anche per il contributo ai settori della ricerca e dell’ innovazione tecnologica, con quasi 1,5 miliardi di investimenti in Italia.

Non che nelle altre nazioni le cose vadano meglio, ma il focus è tutto centrato sulla produzione italiana e su tutti gli aspetti correlati. Le conseguenze di tale lockdown saranno di portata epocale per il settore dei veicoli, ed oltre a nuovi format e proposte per attirare la clientela, si attendono dunque le redazioni di piani di sostegno.

(Press Office Studio  Flexad  )

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