Roma – Arrivano i primi dati sul numero delle richieste sui vari fronti inerente l’emergenza Covid. Sale a 2,4 milioni il numero di richieste di adesione alle moratorie sui prestiti, per un valore di 250 miliardi. Si avvicinano a quota 400.000 le richieste di garanzia per i nuovi finanziamenti bancari per le micro, piccole e medie imprese presentate al Fondo Centrale di Garanzia. Numeri rilevanti che sono stati resi noti direttamente dal Ministero dell’economia e delle finanze.
Sono questi i principali risultati della rilevazione settimanale effettuata dalla task force costituita per promuovere l’attuazione delle misure a sostegno della liquidità adottate dal Governo per far fronte all’emergenza Covid-19, di cui fanno parte Ministero dell’Economia e delle Finanze, Ministero dello Sviluppo Economico, Banca d’Italia, Associazione Bancaria Italiana, Mediocredito Centrale e Sace.
La Banca d’Italia rileva dati riguardanti l’attuazione delle misure governative di cui ai decreti legge ‘Cura Italia’ e ‘Liquidità’, le iniziative di categoria e quelle offerte bilateralmente dalle singole banche alla propria clientela. Sulla base di dati preliminari, al 15 maggio sono pervenute quasi 2,4 milioni di domande o comunicazioni di moratoria su prestiti, per poco meno di 250 miliardi. Si stima che, in termini di importi, circa l’84% delle domande o comunicazioni relative alle moratorie sia stato accolto dalle banche, pur con differenze tra le varie misure; il 2% circa è stato sinora rigettato; la parte restante è in corso di esame. Più in dettaglio, il 44% delle domande di moratoria provengono da società non finanziarie (a fronte di prestiti per 165 miliardi). Le domande delle famiglie, quasi 1,3 milioni, riguardano prestiti per 80 miliardi. Per quanto riguarda le PMI, le richieste ai sensi dell’art. 56 del DL ‘Cura Italia’ (quasi 1,2 milioni) hanno riguardato prestiti e linee di credito per quasi 143 miliardi, mentre le adesioni alla moratoria promossa dall’ABI (poco più di 43 mila) hanno riguardato quasi 7 miliardi di finanziamenti.
Continuano a crescere rapidamente, a poco più di 134 mila, le domande di sospensione delle rate del mutuo sulla prima casa (cd. Fondo Gasparrini), per un importo medio di circa 87.000 euro. Le moratorie dell’ABI e dell’Assofin rivolte alle famiglie, avviate alla fine di aprile, hanno raccolto quasi 300 mila adesioni, per oltre 9 miliardi di prestiti.
Il Ministero dello Sviluppo Economico e Mediocredito Centrale (MCC) segnalano che sono complessivamente 395.039 le richieste di garanzie pervenute al Fondo di Garanzia nel periodo dal 17 marzo al 26 maggio 2020 per richiedere le garanzie ai finanziamenti in favore di imprese, artigiani, autonomi e professionisti, per un importo complessivo di oltre 18,1 miliardi di euro. In particolare, le domande arrivate e relative alle misure introdotte con i decreti ‘Cura Italia’ e ‘Liquidità’ sono 392.376, pari ad un importo di circa 17,8 miliardi di euro. Di queste, oltre 356.826 sono riferite a finanziamenti fino a 25.000 euro, con percentuale di copertura al 100%, per un importo finanziato di circa 7,4 miliardi di euro che, secondo quanto previsto dalla norma, possono essere erogati senza attendere l’esito definitivo dell’istruttoria da parte del Gestore.
Crescono ancora i volumi delle garanzie SACE nell’ambito dell’operatività “Garanzia Italia” e raggiungono quota 204 milioni di euro. Le potenziali operazioni di finanziamento in fase di valutazione e istruttoria da parte delle banche si confermano in circa 250 per un valore complessivo di circa 18,5 miliardi di euro. Una volta terminata l’attività di istruttoria, costruzione dei pool e conseguente delibera, le banche accreditate sul portale dedicato, ad oggi oltre 200, presenteranno le richieste a SACE, che emetterà la garanzia entro 48 ore dalla ricezione come già accaduto per le 27 richieste di garanzie fino ad ora ricevute e emesse in poche ore attraverso la piattaforma digitale dedicata.
Nell’ambito delle sue attività, la Task Force ha avviato un’analisi e un confronto in merito al differenziale tra il numero delle richieste di finanziamento presentate agli intermediari finanziari e le erogazioni effettuate, di cui si darà conto a partire dalle prossime settimane, anche sulla scorta dei dati trasmessi alla Commissione di indagine sulle banche.
Fonte: ricerca studio Flexad di Roma