Nelle città arrivano gli striscioni anticovid contro la strategia del terrore popolare
"Col virus ti vogliono terrorizzare, alzati e comincia a lottare"
Editoriale – Iniziano ad arrivare nelle città metropolitane striscioni che “allertano” l’opinione pubblica sul terrorismo psicologico-ansiogeno che ormai da mesi caratterizza la popolazione italiana.
Nel quartiere Salario di Roma non è certo passato inosservato questo striscione murario contenente la scritta a chiare note: “Col virus ti vogliono terrorizzare, alzati e cominicia a lottare“.
Una frase raccolta in poche parole e che però riassume tutto un concetto sul quale è opportuno disquisire ed approfondire.
L’informazione ansiogena perdurante che da mesi di fatto terrorizza il popolo, l’emergenza in perpetua prorogatio, ed una serie di elementi “preoccupano” poichè se da una parte è chiaro che il virus esista, dall’altra è altrettanto chiaro che riaperto tutto (o quasi) i contagi sono comunque molto bassi, e l’evoluzione patologica resta quella di una comune influenza. Il virus ha perso forza, il caldo lo ha distrutto per lo meno in Italia e questo era stato già annunciato da tempo da noti virologi come Tarro ed altri che non hanno remore nel dire che si sta esagerando su tutto.
Il lockdown ci avrà salvato dai contagi ma non da effetti distruttivi che stanno distruggendo categorie, modus vivendi degli italiani costretti a vivere come degli automi in certi casi, mentre in totale libertà in alcuni altri.
Il tutto mentre i casi sono “d’importazione” estera, alla quale si sta ponendo rimedio (tardivo) mettendo in quarantena gli arrivi da alcune nazioni ritenute maggiormente a rischio. Un turismo nullo, città senza feste, senza poter celebrare spettacoli, una vita che sembra aver ripreso una normalità che però è solo apparente. Siamo condizionati da tutto non siamo più spontanei come prima. Perchè non si può.
Si porta la mascherina per decreto, ma inizialmente ci veniva detto che non serviva a niente. Ed ora il più antipatico e saccente dei virologi tuona: “il virus sta per ripartire”. Lo sa lui che con il virus ci è amico e sì perchè molti burloni approfittando di questa situazione ci hanno costruito una intera fortuna.
Terrorizzare il popolo significa dominarlo, tenerlo sotto scacco. La politica diventa statica a garanzia di quanti senza essere eletti detengono ruoli predominanti. Chi emette i dippicciemme non ha nemmeno un voto.
E tutto sotto l’occhio marpione del capo di una Repubblica che segue l’esempio generale: il torpore e tutto cambi purchè nulla cambi.
Ed il ricordo degli italiani vessati per le corsette sotto casa, si scontrano con le distese di immigrati nelle stazioni delle città metropolitane. Gli italiani sembrano essere diventati il vero bersaglio da colpire da chi lo dovrebbe rappresentare. Colpa loro, si italiani vittime di loro stessi, dei loro divani delle barbaredurso e delle tante minchiate che tanto li appassionano. Perchè ragionare è fatica. Quindi meglio “obbedire” al dippiciemme, all’emergenza perchè si rischia la vita. E la paura fa novanta ed induce persino le categorie più coatto-spocchiose a rispettare le regole e starsene dentro. Ora non è tutto alle spalle. Il ministro minaccia, l’assessore alla sanità del Lazio avverte: vi richiudiamo. Come se loro fossero i nostri carcerieri o come se gli italiani fossero bambini ai quali si può consentire la degustazione di caramelle o meno.
Il potere detenuto conferito da un sistema reo nella sua interezza dello scempio che si sta perpetrando ai danni del popolo in sonno. E proprio perchè il popolo dorme, andrebbe ancorpiù rispettato. Certo reagire è fatica, meglio contestare, parlar male dei politici al bar, distanziati e con il tapaboca come viene chiamata la museruola di Stato in Spagna.
Abbiamo perso l’espressività del volto, abbiamo perso la naturalezza ma soprattutto la speranza del futuro ce l’hanno strappata. E’ morta con l’arrivo del Covid. E la sensazione è che il sistema speri che i contagi tornino a salire per “dominare” ancora gli italiani ricolulizzarli e rigenerare un divario sociale tra ricchi privilegiati e poveri ridotti a stare sul lastrico.
Non è un disegno complottista, sono ipotesi, ma anche realiste visto che tutto l’arco costituzionale sembra essere accondiscendente. Una opposizione blanda che non ha nulla di reazionario se non di contestazione di facciata. E l’emergenza continuerà ancora a lungo di questo passo.
Ma con gli striscioni qualcuno intende dire basta, ed invita ad alzarsi e reagire al terrorismo psicologico inferto da una emergenza che non esiste più. In autunno l’ondata ci sarà ma non di covid, saranno raffreddori e mal di testa conteggiati come contagi per terrorizzare il popolo.
Ebbene è ora di dire basta ai burloni di turno: col virus ci vogliono terrorizzare alziamoci e cominciamo a lottare!