Natale, attesa per il dpcm: il Governo sceglie la linea del rigore, renziani in pressing per aprire ristoranti
ROMA – Il governo conferma la linea del rigore nel vertice con le Regioni, i Comuni e le province convocato dal ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia, in vista del prossimo dpcm che dovrà rinnovare le misure restrittive per tutto il periodo delle festività natalizie
L’esecutivo va infatti verso la conferma delle restrizioni gia’ trapelate in questi giorni: coprifuoco alle 22 anche nelle regioni gialle, no agli spostamenti tra le regioni e chiusura degli impianti sciistici.
Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha ribadito, secondo quanto apprende la Dire, “che non si puo’ tornare indietro dalle misure previste“, almeno “non prima della fine delle vacanze di Natale”.
Concetto ripreso anche da Boccia secondo il quale “le deroghe vanno limitate il piu’ possibile”. Perche’ il sistema tenga, ha sottolineato il ministro, “e’ indispensabile non fare eccezioni”. Necessario, quindi, “mantenere la stretta collaborazione di questi giorni e dalla prossima settimana, con il dpcm alle spalle che ci portera’ fino a dopo l’Epifania, lavoreremo sulle questioni rimaste aperte”. Lecito attendersi quindi che le misure adottare nel dpcm del 3 dicembre possano durare fino a meta’ gennaio.
Su quest’ultimo punto, i ministri hanno ribadito che dipendera’ “dalla capacita’ di tenuta durante le feste”. Infine, anche sulle aperture delle piste, poco margine. Il ministro Speranza ha ribadito quanto detto piu’ volte: il problema non sono gli impianti in se’, ma le situazioni di socialita’ che inevitabilmente verrebbero a crearsi.
A quanto si apprende, nel corso del vertice tra il premier Giuseppe Conte e i capigruppo di maggioranza, Italia viva ha proposto di tenere aperti i ristoranti a pranzo il 25 e 26 dicembre. Una proposta contraria all’ipotesi avanzata dal premier, che aveva annunciato invece l’intenzione di tenerli chiusi.
“Oggi abbiamo avuto, come Regioni, un incontro con il Governo, durante il quale l’esecutivo ha dichiarato la volonta’, nel prossimo Dpcm, di mantenere, per il prossimo mese, una serie di misure abbastanza rigorose. Come, ad esempio, il divieto di trasferimento tra le Regioni, particolari attenzioni per le feste a Natale e Capodanno, e limitazioni, o addirittura divieti, riguardanti gli impianti sciistici. Quest’ultimo e’ un tema da considerare nell’ambito di un’intesa di carattere europeo”. Cosi’ il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, dopo il confronto tra Regioni e Governo sul prossimo Dpcm per contenere la diffusione del Covid-19.
“Da parte mia- aggiunge il presidente lombardo- ho avanzato la proposta di svolgere una serie di interventi di piu’ ampio respiro che consentano di mantenere in vita le attivita’ economiche e che garantiscano la sanita’ pubblica“.
Insomma, “non essere noi a inseguire il virus- chiude Fontana– ma fare in modo che la nostra programmazione preceda lo sviluppo del virus stesso”.
“Oggi abbiamo avuto un confronto proficuo con il Governo, partendo anche dalle prime considerazioni che abbiamo inviato ieri sera. Ora attendiamo di valutare nel dettaglio le norme del prossimo Dpcm“, lo ha dichiarato il vicepresidente della Conferenza delle Regioni, Giovanni Toti, al termine del confronto odierno con i ministri Boccia, Speranza, il commissario Arcuri e il capo della protezione civile, Borrelli.
“Il ministro Boccia e il ministro Speranza- ha aggiunto Toti- ci hanno preannunciato l’invio di un testo nelle prossime ore, dopo il necessario passaggio in Parlamento. C’e’ la consapevolezza comune in un’ottica di leale collaborazione istituzionale della necessita’ della massima condivisione delle regole che dovranno essere stabilite e che riguarderanno un periodo dell’anno come quello delle imminenti festivita’, particolarmente delicato e strategico sul piano socio-economico. Cosi’ come c’e’ un’assoluta percezione dell’esigenza di non abbassare la guardia in termini di prevenzione e sicurezza”.
“Abbiamo sottoposto al Governo diverse questioni e fra queste-ha concluso Toti- sottolineo il superamento dei termini per il passaggio tra le diverse fasce, un’azione strategica condivisa per contrastare di ogni forma di assembramento, anche per determinare misure eque, l’esigenza di una forte compagna di comunicazione che aumenti il grado di consapevolezza dei cittadini, e il tema degli automatismi dei ristori”.