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Il “Kyrie eleison” di Branduardi, viaggio melodico introspettivo alla ricerca della luce

…ed un lume non basta per portarmi la luce…

ph. website Angelo Branduardi

Roma – Il brano è stato rilasciato  gratuitamente dal sito  ufficiale di Angelo Branduardi, si tratta di “Kyrie Eleison (Signore abbi pietà)” che esce ad un anno di distanza dall’album ‘Il Cammino dell’anima’. Una vera sorpresa come Branduardi stesso l’ha definita, un regalo di Natale alla musica, all’arte espressiva di questo grande artista che ci delizia in questa melodia che è terapia per l’anima.

“in questi mesi di obbligata e sofferta inattività sono alla fine riuscito a realizzare qualcosa di buono per voi e soprattutto per me. In maniera per me insolita ed alquanto rocambolesca, nel rispetto delle regole di distanziamento ho lavorato all’incisione di alcuni brani. A Trieste sono stati realizzati i cori, la batteria nello studio di Lele Melotti, pianoforte ed altro a casa di Fabio Valdemarin ed infine nel mio ‘Studio dell’Angelo’ abbiamo inciso la mia voce, il mio violino ed eseguito il missaggio col supporto tecnico di Gabriele Rocchi“.

 ‘Kyrie Eleison (Signore abbi pietà)’ “è una melodia inedita nata dalla citazione del Kyrie della ‘Missa Luba’, di tradizione congolese. Nella ‘Missa Luba’  l’umanità canta in coro ‘Signore abbi pietà’ ed il cantautore nella parte si interroga dunque sulla ricerca: c’è una domanda e c’è una risposta”

LA RECENSIONE: 

L’ascolto di questo nuovo brano non tradisce l’impronta tipica di Angelo Branduardi che veramente regala emozioni e fa dono di una dote espressiva che ha caratterizzato il cantautore eclettico, unico in un genere che ha appassionato intere generazioni.

Kirie Eleison, racconta il cammino dell’uomo, narra e scandisce i passaggi del giorno, ed il ritmo della musica sembra seguire di pari passo i paragrafi, le riflessioni, le attese per poter riflettere e poi ripartire.

Il brano delizia, nel contempo emoziona, e riesce a dare speranza. E’ dunque una esaltazione del passaggio della vita: un lume non basta per portarmi la luce… in effetti viviamo uno dei momenti più bui della storia contemporanea, ed un lume un tempo utile per riscaldare anime ed illuminare coscienze non è sufficiente, e prosegue con tanti elementi in cui si riflette la vita in emergenza.

E l’amore non basta per lenire il dolore… Può raffigurarsi in vicissitudini in cui l’amore esiste, ma non riesce a lenire il dolore della malattia poichè regna la distanza e l’impossibilità di dimostrare un sentimento che vive di gesti, di emozioni, di sorrisi coperti dal segno dell’emergenza.

Il proseguire della canzone è una ritualizzazione dei concetti che si riesprimono e che cercano un lenimento nell’anima ferita della società, e che non è facile da trovare. Alla fine, il messaggio chiaro è rivolgersi a Dio chiedendo a lui di avere pietà della condizione dell’umanità ed intercedere per il suo bene.

Osservare il ritmo, i rientri, le voci di dentro che aprono il brano e sembrano voler somigliare ad una musica attualizzata di stampo religioso, forse una terapia di cui abbiamo realmente bisogno.
Grazie Angelo Branduardi. (Daniele Imperiale)

LINK PER L’ASCOLTO SUL CANALE UFFICIALE DI ANGELO BRANDUARDI:

 

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