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“Via Crescenzio” è il libro d’esordio di Claudio Scarpino: un giallo ambientato nel quartiere Prati, nel cuore della Capitale

Un poliziesco dalle intense sfumature, dove il mistero si mescola a una vasta cromia di rapporti umani, in una Roma dai mille volti che non smette mai di sorprendere

Roma – “Via Crescenzio – I racconti del calzolaio” (Youcanprint) è il libro d’esordio di Claudio Scarpino, un romanzo poliziesco che si inserisce all’interno di una consolidata tradizione di gialli all’italiana.

Il genere giallo è uno dei filoni più seguiti della narrativa: nella nostra letteratura possiamo vantare una grande varietà di autori, personaggi, storie, luoghi reali o immaginari che appassionano da sempre milioni di lettori, scrittori e registi del nostro tempo. Anche l’autore romano non è rimasto indifferente a questo genere, e dopo molti anni di scrittura mai pubblicata si è messo in gioco con il suo primo poliziesco, ambientato nel quartiere Prati, nel cuore di Roma.

 

Claudio Scarpino, classe 1956, è nato a Roma e dal 1984 è programmatore informatico al Consiglio Nazionale delle Ricerche, dove lavora tuttora. Grande appassionato di gialli: suo padre era poliziotto, ed è cresciuto con personaggi del giallo poliziesco come il tenente Sheridan, Nero Wolfe, il commissario Maigret, Sherlock Holmes e il tenente Colombo, fino al commissario Montalbano. La passione per la scrittura, invece, nasce nel 1996: a causa di un infortunio fu costretto a restare in casa per diversi mesi portandolo ad approcciarsi per la prima volta a questo mondo. Scrisse racconti della sua gioventù e poi commedie, ma mai pubblicati. Dopo anni, a causa di un nuovo infortunio, torna di nuovo a scrivere e lo fa con un giallo, pubblicato nel maggio 2020. 

Con il suo “Via Crescenzio – I racconti del calzolaio” Claudio Scarpino ci porta nel cuore di Roma, nel quartiere Prati. La storia si svolge proprio in via Crescenzio, dove si consuma un dramma:  il suicidio di una coppia di coniugi trovati morti nel cortile del loro condominio. Ma qualcosa non torna al sospettoso Antonio Cosentino, che non esclude la pista dell’omicidio. Inizia così l’avventura investigativa dell’ispettore capo, affiancato dalla sua stretta collaboratrice Valentina Rinaldi – connotata da un forte accento romanesco e per questo rimproverata spesso dal suo superiore – e guidato dall’aiuto prezioso di Pietro, il suo amico calzolaio.

Durate il corso della vicenda, dove si intrecciano volti, testimonianze, indizi, dubbi ed enigmi, in questa Roma affascinante e intrigante, si srotola il giallo e parallelamente, grazie alla narrazione del calzolaio, anche la storia di amicizia tra Antonio e Pietro, due amici fraterni che tutte le mattine si incontrano per fare colazione insieme (sempre con cornetto e cappuccino), raccontandosi qualche confidenza per rincontrarsi poi a fine giornata e fare il punto della situazione.

Più volte Pietro, con il suo fiuto, è riuscito a indirizzare il suo amico Antonio verso la soluzione, il quale gli regala ogni volta una bottiglia di vino in segno di gratitudine per il caso risolto. Un giallo, quindi, ma anche una storia di legami e di amicizia, e l’affresco di una Roma che, nonostante tutto, incanta sempre. Con i suoi colori, la sua energia, il suo accento inconfondibile, ben caratterizzato dal personaggio di Valentina Rinaldi riesce a catturare il lettore, strappandogli anche un sorriso.

Come un giallo che si rispetti, tante volte, nel corso della narrazione siamo convinti di essere arrivati alla scoperta del presunto colpevole e invece ci ritroviamo spiazzati e costretti a cambiare pista. Un po’ come accade all’ispettore capo Cosentino, che non può nulla senza il suo amico calzolaio. Lui, con la sua pazienza certosina, da vero calzolaio d’altri tempi e la sua estrema attenzione per i piccoli dettagli, non si lascia sfuggire mai nulla di quello che Pietro gli racconta, ed è così che riesce sempre a ricucire tutti gli indizi e arrivare alla soluzione.

“Via Crescenzio” è un giallo dalla struttura semplice ed efficace, che appassiona per la sua scrittura asciutta e brillante, tempestata di dialoghi. Ma riesce anche ad emozionare, perché l’amicizia è una tematica che emerge con grande forza.

I personaggi del racconto di Claudio Scarpino non sono soltanto frutto di fantasia, ma sono ispirati da persone che l’autore conosce realmente. Sono suoi amici, divenuti protagonisti di un grande quadro di relazioni umane, di lavoro e di amicizia. E questo elemento viene fuori soprattutto nei rituali quotidiani: la colazione con cornetto e cappuccino tutte le mattine; le decine di caffè al giorno consumati insieme durante le ore di lavoro; la chiacchierata di fine giornata con l’amico calzolaio per parlare del più e del meno. Rituali che costruiscono un mondo di relazioni, di abitudini e di legami ai quali, col tempo, non riusciamo più a rinunciare.

Un’altra grande protagonista della vicenda è Roma. La Città Eterna, capitale di storia e di bellezza, la Roma del centro storico: piazza di Sant’Apollonia, piazza Trilussa con la sua statua del famoso poeta romano; il quartiere Trastevere, con le sue piccole viuzze lastricate di sanpietrini; viale della Conciliazione, con la cupola di San Pietro all’orizzonte. Quella Roma che incanta ogni giorno turisti da tutto il mondo e che rende così orgogliosi i cittadini romani, che la amano in maniera viscerale, di un amore contrastante e definitivo.

Il giallo di Claudio Scarpino si attesta quindi come un poliziesco dalle intense sfumature, dove il mistero si mescola a una vasta cromia di rapporti umani, in una Roma dai mille volti, che non smette mai di sorprendere.

“Via Crescenzio – I racconti del calzolaio” di Claudio Scarpino è acquistabile su ordinazione in qualsiasi libreria, oppure online su Youcanprint.it, Amazon, Mondadori, Feltrinelli, Hoepli, IBS e qualsiasi altro sito ufficiale di acquisto libri online. Il romanzo si può trovare anche nella versione tradotta in inglese.

Per vedere l’intervista all’autore su Uffici Stampa Nazionali clicca sul video:

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