Roma – Ammonta a circa mille miliardi la somma complessiva riferita alle giacenze di “magazzino” per le cartelle esattoriali divenute ormai di “dubbia esigibilità”. E da quanto affermato dallo stesso Direttore dell’Agenzia Entrate Ruffini, nemmeno una rottamazione degli atti riuscirebbe a fare da vasca di laminazione al fiume di crediti non più recuperabili.
Per Ruffini dunque la soluzione non sarebbe quindi da trovare nella rottamazione, la cui ultima edizione aggrediva una base di 37 mld a fronte sempre di un magazzino gigantesco. “Servono nuove regole – ha dichiarato ai media – e la possibilità per l’ente di Riscossione di poter valutare concretamente l’esigibilità dei singoli crediti e laddove si consideri che un credito non sia più esigibile la possibilità di restituire immediatamente all’ente creditore: già solo questo impedirebbe la formazione nuova del magazzino. La stratificazione di 20 anni del magazzino attuale è un unicum delle moderne democrazie: non esiste un credito temporale così lungo. Normalmente, ha concluso, l’ente riscossione tiene il credito 3-5 anni e poi viene cancellato ma è una valutazione che deve fare il Parlamento».