Cosenza – La categoria infermieristica, come noto, è stata messa a dura prova durante l’anno appena trascorso, tra picchi pandemici dei vari paesi e con varie ondate che hanno alternato periodi di paura, di coesione e di forte senso di responsabilità a ombre, spesso inutili, controverse e diffamatorie, su tutti i percorsi e su tutti gli sforzi messi in atto dai vari professionisti sanitari per arginare l’avanzata della pandemia e per trovare un adeguato metodo di cura e soprattutto di prevenzione.
Gli esiti della ricerca, intensa e di inaspettata proporzione, hanno determinato finalmente la produzione e l’autorizzazione al commercio dei primi vaccini di varie aziende che sono già in somministrazione dei sanitari e delle fasce deboli della popolazione.
La risposta degli infermieri per un pronunciamento positivo alla campagna vaccinale è stata forte, unita, coesa ed elevata proprio perché sanno e conoscono, oltre ad aver provato sulla propria pelle, gli effetti del Covid-19 e perché responsabilmente rispondono all’alleanza di cura infermiere-cittadino.
Di qui emerge quanto la categoria oggi possa essere ancorpiù caratterizzata come punto di riferimento professionale e come in questo settore possano ovviamente aprirsi nuove frontiere di affermazione e di occupazione sia in contesto pubblico che privato.
Lo rende noto Hippocrate University in una specifica informativa