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Il triduo pasquale in rosso mette in ginocchio il commercio

Roma – Deja vu. Tutto già visto e ripetuto. E non se ne esce, i contagi aumentano ed il terrore ansiogeno viaggia di pari passo ai termini ormai diventati consueti: allarme, preoccupazione, morti, intubati, terapie intensive, e via dicendo.

Il virus è entrato ormai nell’assuefazione della gente, ormai rassegnata a vivere tra le quattro mura domestiche tra mille difficoltà. Ma il triduo pasquale in rosso è un colpo di grazia per tantissime attività commerciali e produttive che speravano tanto in una timida ripresa.

La crisi è terribile, le palestre sono chiuse da piu’ di un anno e non sembrano profilarsi riaperture almeno a breve termine. Riaperture, chiusure, colori delle regioni hanno piegato l’economia ed aumentato un divario sociale tra chi della pandemia non è minimamente scalfito e chi invece è costretto a pagare un caro prezzo.

E non ci si facciano illusioni, dopo Pasqua sarà ancora tutto uguale e come ebbe ad annunciare Sileri, unica figura sincera del governo Conte, l’apri e chiudi ed i colori, con blocchi e coprifuoco vari andranno avanti almeno fino a quanto la copertura vaccinale non avrà sortito i suoi effetti, cosa che sembra purtroppo ancora molto lontana.

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