Autonomi e Partite Iva del Lazio, Mattei: “siamo a sostegno degli albergatori di Roma”
Il coordinatore del Movimento all'indomani delle festività pasquali evidenzia un quadro a tinte fosche per il settore turistico-alberghiero: "urgenti sostegni"
Roma 06 Apr 2021 – Un grido d’allarme reale e fondato viene dal settore alberghiero della capitale romana. All’indomani del triduo pasquale in lockdown si contano le nuove ferite, che si aggiungono ad altre precedenti, con rischio di non poter più mettere i punti per ricucire un sistema al collasso. La seconda Pasqua dopo un Natale parimenti chiuso, e la situazione non appare certo chiara all’orizzonte. Si è formato a Roma un comitato spontaneo del settore ricettivo denominato “Comitato spontaneo albergatori romani” che dopo aver scritto al governo, si è rivolta alle associali e rappresentanze sindacali affinchè si facciano portavoci energici delle loro esigenze.
Il coordinatore del Movimento Autonomi e Partite Iva del Lazio dott. Lamberto Mattei, ha raccolto l’appello immediatamente, ed interviene con una nota stampa: “come movimento esprimiamo il pieno sostegno a questo settore che è duramente colpito dalla crisi pandemica, e per il quale necessitano non solo interventi di sostegno, ma anche una pianificazione mirata a far intravedere delle riaperture. Il congelamento del turismo nella capitale romana – prosegue Mattei – porta con sè una serie di conseguenze che stanno assumendo proporzioni a dir poco preoccupanti. Bisogna pensare ad un nuovo patto sociale, un tavolo di lavoro con il governo, imprese, sindacati e movimenti di tutele, che insieme possano creare delle task force per favorire la ripresa economica.
Ma non si può operare a caso, ogni realtà ha esigenze diverse, la capitale romana in particolare ha visto improvvisamente bloccato un indotto importante come quello alberghiero. Si deve essere coscienti, che questo tipo di attività deve comunque sostenere costi di mantenimento altissimi per immobili chiusi da mesi, e ove aperti con entrate ridotte del 95% rispetto all’andamento normale. Gli alberghi romani – conclude Mattei – non solo sono fermi per la mancanza del turismo ma anche per le chiusure concatenate del settore convegnistico, culturale e integrativo”.