Il Ddl Zan, la legge contro l’omotransfobia
Approvato alla Camera a novembre 2020, dopo mesi di polemiche, è stato sbloccato e calendarizzato a fine aprile al Senato
ROMA – Il ddl Zan contro l’omotransfobia è da settimane al centro del dibattito pubblico italiano. Si moltiplicano le manifestazioni dei fautori e dei detrattori della legge e, dopo l’appuntamento milanese dell’8 maggio, domani i sostenitori della legge tornano a mobilitarsi a livello nazionale, con l’evento centrale a Roma in piazza del Popolo. Approvato alla Camera a novembre 2020, dopo mesi di polemiche il ddl Zan è stato sbloccato e calendarizzato a fine aprile al Senato, incardinato in Commissione Giustizia. Il testo, intitolato ‘Misure di prevenzione e contrasto della discriminazione e della violenza per motivi fondati sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale, sull’identità di genere e sulla disabilità’, riunisce diversi progetti legislativi precedenti in dieci articoli che introducono importanti novità sul fronte della lotta a discriminazioni e violenze nei confronti dei soggetti che più spesso le subiscono, come persone gay o transessuali, donne e persone con disabilità. Tra le principali novità, oltre all’inasprimento delle pene contro i responsabili di discriminazioni basate su sesso, genere, identità di genere, orientamento sessuale e disabilità, è prevista anche un’azione di sensibilizzazione che passa attraverso l’istituzione della Giornata nazionale contro l’omofobia, la lesbofobia, la bifobia e la transfobia, da celebrarsi il 17 maggio, e l’elaborazione con cadenza triennale di una “strategia nazionale per la prevenzione e il contrasto delle discriminazioni per motivi legati all’orientamento sessuale e all’identità di genere”. Prevista anche una rilevazione statistica Istat di discriminazioni e violenze realizzate per progettare “politiche di prevenzione” con “cadenza almeno triennale”. (www.dire.it)