ROMA – E’ terminato a Palazzo Chigi il consiglio dei ministri. La riunione di governo ha approvato la riforma della giustizia, comprensive delle modifiche chieste dal M5s. Fonti del M5s esprimono soddisfazione per l’esito della discussione in cdm, che ha visto lo scontro con Fi e Iv. In particolare per i reati di corruzione e concussione resta l’allungamento dei tempi processuali.
“Il metodo del confronto utilizzato dalla Ministra Cartabia ha prodotto un passo decisivo sulla riforma della Giustizia. Stando al merito delle questioni si ottengono i risultati e questo è stato il metodo dal PD. Sul processo penale arriviamo a una definizione che poggia su una serie di norme che garantiranno ai cittadini decisioni effettive in tempi certi e ragionevoli, a garanzia di tutti i soggetti coinvolti nei processi, parti offese e imputati. Esprimiamo soddisfazione per la presenza di diverse proposte avanzate dal Pd, innanzitutto più garanzie a tutela del principio di non colpevolezza, l’incentivazione della definizione anticipata dei procedimenti attraverso il potenziamento dei riti alternativi e un più ampio ricorso alla Giustizia riparativa. Per quanto riguarda la prescrizione, valutiamo favorevolmente l’accoglimento della nostra proposta della prescrizione processuale per fasi dopo il primo grado, che consentirà di arrivare a una soluzione ragionevole, rispondente alla funzione di questo istituto, oltre che aderente alla Costituzione. Ora tocca al Parlamento portare a compimento questo lavoro, partendo da un impianto di riforma che segna indubbiamente un punto di svolta nell’interesse generale”. Lo dichiara la vicepresidente del Senato e responsabile Giustizia e diritti del Pd, Anna Rossomando. (www.dire.it)