Cartelle esattoriali: incombe la ripresa dei pagamenti
Dal 1° settembre al via i versamenti, ecco una sintesi aggiornata sulla situazione
Roma – La ripresa della riscossione incombe sui contribuenti italiani, dal prossimo 1° settembre infatti, scatta l’obbligo di pagare le cartelle esattoriali arretrate, sospese dai vari provvedimenti Covid, entro la fine del mese successivo. Ci sono poi le nuove date della Rottamazione ter e del Saldo e stralcio contenute nel Sostegni bis, decreto legge 73/2021.
In sostanza come ben noto, i diversi provvedimenti che si sono succeduti hanno bloccato la riscossione dall’8 marzo 2020 al 31 agosto 2021 (con l’eccezione dei residenti nelle prime zone rosse 2020, per i quali lo stop è iniziato il 21 febbraio 2020). In questo periodo, anche non pagando le somme contestate tramite cartelle esattoriali non si rischiava il proseguimento dell’attività di riscossione. Dal I° settembre, invece, la situazione torna normale (invio nuovi cartelle e altri atti, procedure esecutive, pignoramenti presso terzi). Non solo: se c’erano pignoramenti in corso all’8 marzo scorso e poi sospesi, questi riprenderanno automaticamente il primo settembre.
Per pagare tutte le somme sospese in questo anno e mezzo il termine è il 30 settembre. Non è necessario versare tutto l’arretrato in un’unica soluzione ed è quindi possibile una rateazione presentando però la domanda entro questa scadenza temporale. Ciòevita la ripresa delle procedure di recupero.
Coloro che avevano già in essere un piano di rateazione hanno dunque due possibilità:
- versare tutte le rate non pagate entro il 30 settembre,
- pagare quelle che impediscono la ripresa delle procedure di recupero evitando la decadenza dal piano, che scatta in presenza di dieci rate non pagate (prima erano cinque).
Quindi, chi ha interrotto i pagamenti delle rate durante l’intero periodo della sospensione, dovrà effettuare entro il 30 settembre il versamento di un numero di rate tale da evitare la decadenza dal beneficio della dilazione.