Draghi al Mef: “Gli effetti dei cambiamenti climatici sono chiari, i disastri meteorologici sono quintuplicati”
ROMA – “Gli effetti dei cambiamenti climatici sono già molto chiari. Negli ultimi 50 anni, il numero di disastri legati ad eventi meteorologici si è quintuplicato.
Gli incendi stanno divorando le foreste, dalla California all’Australia. E dalla Germania alla Cina, stiamo assistendo a inondazioni sempre più devastanti“. Il presidente del Consiglio Mario Draghi lo dice in un videoimessaggio al Forum delle Maggiori Economie sull’Energia e il Clima (MEF), promosso dal Presidente Usa Joe Biden.
“Con l’accordo di Parigi ci siamo impegnati a contenere il riscaldamento globale entro 1,5 gradi rispetto ai livelli preindustriali. La maggior parte dei nostri paesi ha rinnovato questo impegno nelle recenti riunioni del G20. Tuttavia, dobbiamo essere onesti nei confronti di noi stessi e dei nostri cittadini: stiamo venendo meno a questa promessa – spiega Draghi -. Se continuiamo con le politiche attuali, raggiungeremo quasi 3 gradi di riscaldamento globale entro la fine del secolo. Le conseguenze di un tale aumento delle temperature sarebbero catastrofiche“.
A causa dell’emergenza climatica in atto “l’Italia sta fronteggiando l’innalzamento del livello del mare a Venezia e lo scioglimento dei ghiacciai sulle Alpi” ha aggiunto il presidente del Consiglio.
A causa dei mutamenti climatici “gravi carenze idriche e siccità sono fenomeni sempre più frequenti e colpiscono in maniera sproporzionata alcuni paesi tra i più poveri del mondo, ad esempio in Africa” ha dichiarato Mario Draghi.
“Dobbiamo onorare gli impegni presi in materia di clima e, in alcuni casi, essere pronti a prenderne di più audaci”. Il presidente del Consiglio lo dice in un videomessaggio al Forum delle Maggiori Economie sull’Energia e il Clima, incontro “la cui tempistica non potrebbe essere più appropriata”, aggiunge.
L’ultimo Gruppo intergovernativo delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici “ha dichiarato che, per raggiungere l’obiettivo, dobbiamo realizzare riduzioni immediate, rapide e significative delle emissioni“, ricorda Draghi, “non possiamo semplicemente contare sugli altri: dobbiamo tutti fare la nostra parte”.
“Tra meno di due mesi saremo tutti a Glasgow per la COP26. Gli occhi del mondo saranno puntati sull’esito dei nostri negoziati. Su ciò che saremo in grado di fare per il pianeta e per le prossime generazioni” ha detto Mario Draghi.
Come noto, il Regno Unito assumerà la Presidenza della COP26, in partenariato con l’Italia. La 26ma Conferenza delle Parti sulla Convenzione ONU sul cambiamento climatico (COP26) sarà ospitata a a Glasgow, mentre l’Italia ospiterà gli eventi preparatori, tra cui un evento per i giovani e il vertice Pre-COP, che si terranno a Milano dal 28 settembre al 2 ottobre.
Nell’ambito dell’Unione Europea “abbiamo fissato obiettivi ambiziosi per ridurre le emissioni e raggiungere la neutralità climatica”, e “dobbiamo sostenere sia i nostri cittadini, sia i paesi in via di sviluppo, nell’affrontare questa onerosa transizione” ha dichiarato presidente del Consiglio.
L’Italia accoglie con favore il ‘Global Methane Pledge’. Dobbiamo raggiungere un’intesa comune sulla necessità di ridurre in modo significativo tutte le emissioni di gas a effetto sera, compreso il metano, nel prossimo decennio”. Il presidente del Consiglio Mario Draghi lo dice in un videomessaggio al Forum delle Maggiori Economie sull’Energia e il Clima (MEF), promosso dal Presidente Usa Joe Biden.
Con il ‘Global Methane Pledge’ Stati Uniti e Unione europea puntano a uno sforzo comune per ridurre le emissioni di metano del 30% a livello globale entro la fine del decennio. Il gas naturale ha effetti sul clima molto peggiori di quelli dell’anidride carbonica, benché su un periodo di tempo inferiore. Le emissioni riguardano una pluralità di fonti, dall’agricoltura ai rifiuti al settore dei combustibili fossili. “E- prosegue Draghi- dobbiamo basarci sull’accordo raggiunto nella riunione del G20 sul clima a Napoli, che sottolinea l’importanza di meccanismi di monitoraggio credibili“.