Roma – Negli ultimi tempi il settore auto è nell’occhio del mirino, al centro di una serie di strategie per combattere l’evasione sulle importazioni, e presto sarà forse toccato da nuove norme contenute nei prossimi decreti fiscali del Governo. Per combattere le frodi Iva sulle importazioni di veicoli usati da altri Stati Ue, le verifiche sui documenti verranno svolte preventivamente dall’Agenzia delle Entrate. È quanto si apprende nell’articolo 9 dell’ultima bozza del decreto fiscale, che taglia fuori dai controlli la Motorizzazione, rivelata dai controlli della Guardia di Finanza l’anello più debole della catena. A questo proposito, abbiamo chiesto chiarimenti all’autofficina Centro Auto Roma Srl di via Prenestina, un punto di riferimento per quanto riguarda il settore veicolare e punto vendita di auto nuove e usate.
“Il decreto introduce l’obbligo di sottoporre all’Agenzia delle Entrate tutti i casi in cui un’importazione di veicoli usati non è accompagnata dal versamento dell’Iva – spiega l’imprenditore romano Gianluca Pietrucci – facendo venire meno la distinzione fra operatori professionali e privati fatta dal 2004. Solo dopo il controllo fiscale è possibile immatricolare il veicolo in Italia, presentando i documenti alla Motorizzazione”.
E continua Pietrucci: “In questo modo, nella teoria, si correggerebbe un difetto di sistema: la presentazione di fatture dal contenuto alterato, dalle quali figura che l’acquirente all’estero non è un importatore professionale ma direttamente il cliente finale, che come tale non deve presentare l’F24”.
“Il problema, ad oggi – osserva il proprietario del Centro Auto Roma Srl – è che la Motorizzazione non ha compiti di polizia, e i controlli dell’Agenzia delle Entrate si limitano a riscontri automatici su quante operazioni analoghe ha effettuato il cliente nell’ultimo anno e se abbia o no una partita Iva per commercio veicoli. Nella pratica, quindi, non ci sono controlli sufficienti per fronteggiare l’evasione fiscale, e su questo bisogna lavorare per combattere la frode sulle importazioni di veicoli. Occorrerebbe, a mio avviso, personale specializzato e formato per questo tipo di controlli, e spero che a breve il governo riesca a stabilire termini e modalità per un decreto che sia il più possibile completo ed efficace”.
“Comprando auto da importatori o concessionari “scorretti” che non pagano l’IVA – sottolinea inoltre l’owner del Centro Auto Roma Srl – nel momento in cui l’Agenzia delle Entrate ne avrà contezza ne chiederà il pagamento all’acquirente ignaro del mancato pagamento, il quale aveva invece pensato di fare un affare risparmiando anche decine di migliaia di euro, rispetto all’acquisto di un’auto immatricolata italiana”.
Cosa fare, allora? “Si possono comprare auto estere, ma si deve far rilasciare copia del pagamento dell’IVA. Infatti, per quanto riguarda la nostra azienda, oltre a certificare il chilometraggio reale, lo stato d’ uso della vettura ed effettuare la revisione, in caso di auto immatricolata all’estero, consegniamo al cliente il certificato di pagamento dell’IVA”.
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Il Centro Auto Roma Srl è un’azienda tra le più rinomate nella Capitale. Si trova in via Raimondo Montecuccoli, a due passi dal G.R.A. e a pochi metri dalla rampa della Tangenziale Est, adiacente allo storico quartiere Pigneto. L’officina di Gianluca Pietrucci è il punto auto più vicino da raggiungere per chi viaggia sull’A24 ed esce al casello di Roma Est o per chi, dall’interno della città, vuole raggiungere l’autostrada.
Per informazioni sulla vendita auto al Centro Auto Roma contatta il numero 06 7022735.