titolo pulito

Brusaferro: “In Italia identificati 55 casi di variante Omicron. Urgente fare terza dose”

Il presidente dell'Istituto superiore di Sanità: "Dobbiamo abbassare al più presto l'Rt, serve una piena copertura vaccinale"

ROMA – “I casi notificati lo scorso anno, nel 2020, mostrano una analoga corrispondenza con i casi notificati quest’anno, 2021, analizzati nello stesso periodo; diversamente invece per i ricoveri, le ospedalizzazioni e i decessi che sebbene in crescita quest’anno, sono molti meno dell’anno passato“. A dirlo è Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto superiore di Sanità e portavoce del Cts, commentando i dati della cabina di regia sull’epidemia da Covid-19.

LEGGI ANCHE: Covid, oggi 28.632 casi: è il dato più alto del 2021. I morti sono 120

“Per quanto riguarda le varianti, anche Omicron sta crescendo nel nostro Paese, ad oggi vengono segnalate 55 varianti Omicron, identificate e isolate“, sottolinea Brusaferro. Notizie positive invece dal fronte vaccinazioni: “Possiamo dire che stanno crescendo significativamente le dosi di richiamo sia negli over 80, dove hanno raggiunto il 64%, e anche negli over 70, dove hanno raggiunto il 40% – spiega il presidente dell’Iss – Un ulteriore dato positivo anche per la prima dose per la fascia di età 12-19 anni, in cui c’è stato un incremento delle somministrazioni, anche con queste somministrazioni abbiamo raggiunto il 78,5% della popolazione che ha ricevuto almeno la prima dose”.

 

I problemi però restanò, come rimarca Brusaferro: “Ci sono ancora persone che non hanno nemmeno iniziato il ciclo vaccinale e questo è un dato preoccupante alla luce della variante Omicron che sta arrivando, così come è importante che le persone con fragilità e più avanti con l’età procedano urgentemente con il richiamo”.

LEGGI ANCHE: Da lunedì Liguria, Marche, Veneto e Trento in zona gialla. Ecco cosa cambia

Anche perché, spiega il presidente Iss, “superati i cinque mesi dal completamento del ciclo vaccinale, i dati mostrano che la copertura scende sensibilmente, mentre risale a livelli simili se non persino migliori non appena viene fatto il booster, ovvero la terza dose”. Sulla base dei dati raccolti e illustrati, la cabina di regia sottolinea che “quasi tutte le Regioni mostrano una possibilità di progressione da un quadro moderato verso uno a rischio alto e una Regione è già in una situazione di rischio alto”.

 

“È l’ottava settimana consecutiva che i casi aumentano – ricorda Brusaferro – l’incidenza sta raggiungendo i 250 casi per 100mila abitanti e l’Rt cresce, seppur in oscillazione nelle ultime settimane. L’Rt però rimane costantemente sopra 1 e va riportato al più presto sotto il valore dell’unità. Per far questo va subito garantita una piena copertura vaccinale, sia con le prime dosi per chi ne è sprovvisto, sia con le terze dosi per chi ha completato il ciclo vaccinale. Non solo questo però, vale sempre un comportamento di prudenza: bisogna evitare le aggregazioni, usare la mascherina, garantire il distanziamento, l’aerazione dei luoghi chiusi e il lavaggio delle mani”, conclude il presidente dell’Iss. (www.dire.it)

Certified
Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato.

This website uses cookies to improve your experience. We'll assume you're ok with this, but you can opt-out if you wish. Accept Read More

Privacy & Cookies Policy
404