Gli attacchi di panico sono la sfaccettatura più comune dell’ansia, sono caratterizzati da una forma di paura improvvisa e piuttosto intensa. I sintomi più comuni sono sudorazione improvvisa, brividi, vampate di calore, palpitazioni, tremore, sensazione di soffocamento, dolore al petto, nausea e vertigini. Chi ha avuto a che fare con esperienze simili, li descrive come una sensazione terribile, questo li porta ad avere il timore di un possibile ritorno di questo tipo di disturbo. Da qui nasce la preoccupazione di ritrovarsi in situazioni difficili da gestire, che potrebbero comportare un nuovo attacco di panico. Viene da sé il fatto che il convivere con quest’ansia non fa altro che aumentare le probabilità che il disturbo si ripresenti. Evitare le situazioni potenzialmente ansiogene, rende schiavi del panico.
Per effettuare una diagnosi più precisa serve che l’individuo venga colpito da almeno due attacchi di panico improvvisi, anche se molti di coloro che ne soffrono ne hanno certamente di più. Lo stress influisce tantissimo sulla presenza o meno di attacchi di panico, la manifestazione di questi ultimi si riscontra, infatti, soprattutto in periodi o in situazioni stressanti. Abbiamo già visto i sintomi più comuni degli attacchi di panico, ma la durata? Non si può fare una stima precisa ovviamente, ma l’attacco di panico ha un inizio improvviso, raggiunge velocemente l’apice e dura circa 20 minuti. La durata, come già accennato in precedenza, è assolutamente variabile, può essere maggiore o minore dei 20 minuti citati prima. Tornando alla sintomatologia, per avere un attacco di panico non è assolutamente necessaria la manifestazione di tutti i sintomi di cui vi abbiamo parlato.
Alcuni individui, in presenza di questo tipico attacco d’ansia, si sentono fisicamente vulnerabili. L’attacco di panico annebbia la mente dell’individuo che lo subisce, che non riesce a pensare con lucidità e, facendosi prendere dall’ansia, teme che i sintomi che ha siano realmente pericolosi per la propria vita. Alcuni credono addirittura che siano la manifestazione di qualche malattia non diagnosticata, altri credono di impazzire o di perdere il controllo e, di conseguenza, si sentono anche emotivamente deboli. Tuttavia, come abbiamo già detto, gli attacchi di panico sono più comuni di quanto pensiamo. Ne sa qualcosa Paola Perego, nota presentatrice tv, che a più riprese ha raccontato la sua esperienza. Secondo diversi studi, la terapia più efficace contro gli attacchi di panico è quella cognitivo-comportamentale. Questa particolare cura è a cadenza settimanale, coinvolge direttamente anche il paziente nella ricerca della soluzione al problema.
L’utilizzo di farmaci è sconsigliato se non accompagnato da questa tipica terapia. Se, ad esempio, sei romano e soffri di questo particolare disturbo dell’ansia, non perdere altro tempo e rivolgiti ad uno psicologo per curare attacchi di panico a Roma. Nella suddetta terapia si utilizzano tecniche cognitive, che portano il paziente ad imparare a convivere con le situazioni di particolare pressione. Successivamente si adottano tecniche comportamentali, volte a far smettere al paziente di evitare certe situazioni. Inoltre, il terapeuta, attraverso vari esercizi che si svolgono durante la seduta, porta l’individuo ad affrontare proprio quelle sensazioni che tanto lo spaventano. Infine, possono essere d’aiuto anche le cosiddette tecniche esperienziali, ovvero delle strategie di meditazione che aumentano le capacità dell’individuo di accettare le sensazioni negative.