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Pif celebra “Caro Battiato” su Rai Tre: per sognare e tornare ancora…

Editoriale – Per i fan del maestro, la serata di mercoledì 5 gennaio 2021 è stata caratterizzata dal dolceamaro. Una celebrazione televisiva che ha reso omaggio a Franco Battiato, che ha attraversato il bardo nello scorso 18 maggio 2021. Una giornata veramente triste. Pif racconta una sequenza di brani in una modalità inedita, però altamente significativa. La scelta di quel luogo isolato, tra chiazze di neve, rende noto il freddo ma traspare un calore unico da quelle immagini. Pif è composto e scomposto e guida una celebrazione storica che è stata rivolta ad uno dei più grandi cantautori dell’era attuale.

Il narratore ci ha fatto fare comunque un viaggio che parte dai luoghi di Battiato, transitando per l’Arena di Verano dove nel settembre si è svolto per l’appunto questo mega concerto con la presenza di una molteplicità di artisti di chiara fama.

Sui social si sono scatenati commenti in diretta, a stare incollati alla tv si era in tantissimi. Ovvio che le performances lascino spazio a valutazioni, spesso non positive sugli artisti che però attenzione – non hanno imitato Battiato – bensì ne hanno cantato le canzoni. Che è diverso. Chi è vissuto per tanti anni tra i concerti in live di Battiato in ogni dove, e ricorrentemente ne ascoltava e ne ascolta tuttora le sue canzoni, è chiaro che non possa restare soddisfatto. Alcuni più bravi, altri meno. Ma non è questo il contesto per giudicare. Cosa direbbe lui, di volare alto, e di badare all’essenza, ossia alla celebrazione di una sequenza di brani che fanno sognare.

Non è facile anche per l’artista più bravo cantare Battiato, e la serata tra chiari e scuri ci ha fornito questo quadro esaustivo. Ma vanno rispettati tutti per la responsabilità che si sono assunta. La voce di Franco Battiato è unica nel suo genere, la sua capacità di rientrare in voce con rialzi delle sue melodie ne fanno una ode, una silloge poetica musicale che se si avesse un ultimo desiderio da poter esprimere prima di morire, sarebbe quello di ascoltarlo per l’eternità nei nuovi orienti in cui si sta transitando.

E dunque cogliamo il lato invece ottimale, il fatto di aver riunito in maniera ideale tutti i fan, come in un concertone da salotto, dove tutti eravamo connessi su un unico comune denominatore, il nostro amato Franco Battiato.

L’ascolto dello speciale emoziona, ma rende tristi, per la consapevolezza ancora rimarcata, di non poter più assistere in live ai concerti, che già ci mancavano ma ciò ci mette ancora una volta di fronte alla realtà. Chi ha avuto l’opportunità di assistere nei momenti liberi della vita, in cui tutti si stava sotto al palco ad aspettare lo striscio delle sue mani, non dimenticherà mai quelle emozioni, uniche, di vita e custodite per sempre nei ricordi indelebili.

Abbiamo perso molto con il suo attraversamento. Battiato è riuscito a cantare una dimensione di vita fisolofico-culturale intensa, riuscendo ad entrare nel cuore con le parole, le melodie, le avanguardie che sapevano guardare sempre oltre quella che è una banale dimensione.

La presenza al concerto di Angelo Privitera, che è un pò l’erede dei nostri riferimenti in concerto ci ha quasi rassicurato. C’è ancora chi può continuare a portare avanti la musica del maestro. E come dimenticare dei concerti della grande era le performances di Davide Ferrario, anch’egli un grande artista particolarmente espressivo nel contest battiatiano.

Di quelle epoche, di quei concerti appassionati ed intensi resta molto: una crescita interiore, un assioma che è custodito in chi ha saputo interpretare e cogliere l’essenza. Ed in questo modo siamo tutti figli di questo maestro, che non amava essere chiamato così, ma che è doveroso però riconoscerlo come tale. Maestro della vita.

Orbene resta tanta malinconia, ma nel contempo il sogno vissuto davanti ad una tv, ci rassicura perchè si è trattato di un memorial televisivo che lo rende ancora vivo nella sua essenzialità.

L’intervista alla nipote Cristina, ci fa sentire un pò tutti di famiglia, ed immaginiamo l’altro Franco Battiato, lo zio, che ama nipoti e che nella sua immensità vive una semplice vita di uomo, con la cognizione di esserlo con le sue fragilità ma con la sua costante ricerca dell’interiore attraverso la meditazione.

Non restiamo quindi delusi da questo o da quel cantante, ci hanno comunque regalato delle emozioni, in una trasposizione diversa che non potrà mai essere sostitutiva del nostro amato Franco, ma che può consentirgli di esserci e di tornare ancora.

 

 

 

 

Questa la scaletta dei brani eseguito al concerto di Verona:

  • SONIA BERGAMASCO E CRISTINA BAGGIO – Invito al viaggio
  • ARISA – Come away death
  • MORGAN – Come un cammello in una grondaia
  • ANGELO BRANDUARDI – Il re del mondo
  • GIANNI MORANDI – Che cosa resterà di me (Mesopotamia)
  • MAX GAZZE’ – Un’altra vita
  • CARMEN CONSOLI – Tutto l’Universo obbedisce all’amore
  • MAHMOOD – No time no space
  • CRISTINA SCABBIA E DAVIDE FERRARIO – Strani giorni
  • CARLO GUAITOLI – Luna indiana
  • EMMA – L’animale
  • PAOLA TURCI – Povera patria
  • FIORELLA MANNOIA – La stagione dell’amore
  • GIANNI MAROCCOLO, ANDREA CHIMENTI, ANTONIO AIAZZI, BEPPE BROTTO – Aria di rivoluzione/Da Oriente a Occidente
  • SUBSONICA – Up patriots to arms
  • BLUVERTIGO – Shock in my town
  • VINICIO CAPOSSELA – La torre
  • EXTRALISCIO – Voglio vederti danzare
  • ALICE – Io chi sono?
  • JURI CAMISASCA – Attende Domine (titolo originale L’esistenza di Dio)
  • JURI CAMISASCA E NABIL BEY – L’ombra della luce
  • EUGENIO FINARDI E CRISTINA BAGGIO – L’oceano di silenzio
  • SIMONE CRISTICCHI – Lode all’inviolato
  • ALICE – La cura
  • BAUSTELLE – I treni di Tozeur
  • JOVANOTTI – L’era del cinghiale bianco
  • LUCA MADONIA – Summer on a solitary beach
  • GIOVANNI CACCAMO – Gli uccelli
  • MORGAN E FABIO CINTI – Segnali di vita
  • COLAPESCE DIMARTINO – Bandiera bianca/Sentimiento nuevo
  • CARMEN CONSOLI, COLAPESCE DIMARTINO, GIOVANNI CACCAMO, LUCA MADONIA, MARIO INCUDINE- Centro di gravità permanente
  • GIANNA NANNINI – Cuccurucucù
  • VASCO BRONDI – Magic shop
  • ENZO AVITABILE E MARIO INCUDINE – Stranizza d’amuri
  • DIODATO – E ti vengo a cercare
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