ROMA – Nel Palazzo della cultura di Roma è stato apposto uno striscione per salutare la rielezione del presidente uscente e rientrante Sergio Mattarella. Ma la vicenda, per come si è sviluppata porta con sè a livello politico una serie di reazioni e di problematiche gravanti un pò in tutte le forze politiche. Con eccezione di FdI che ha mantenuto il pezzo. A Salvini sono gli stessi fan a contestare il modus operandi ed il consenso accettato in virtù di trattative sicuramente condotte molto male. Iniziando dalla candidatura di Berlusconi e poi a seguire le altre.
Purtroppo il centrodestra italiano ancora una volta dimostra di non saper essere unito, e se la Meloni con FdI, unica forza di opposizione, aveva comunque accettato di fare squadra per l’obiettivo presidenziale mantenendo sempre il punto, anche la Lega sembra aver abdicato al celodurismo che ebbe a caratterizzarla ai suoi albori. Nulla quaestio per l’autorevolezza di Mattarella, sicuramente meglio la sua equilibrata riconferma che altre scelte scellerate come quella ipotizzata per Casini, non dimentichiamoci che si è fatto tutto l’arco costituzionale a livello di appartenenze politiche. Ebbe a fondare il Centro cristiano democratico, fu uno dei quattro leader del centrodestra e poi trasmigrato nelle file del PD.
In ogni modo i social stanno celebrando la rielezione in maniera molto sentita, popolare. Per le reazioni, basta leggere i commenti sotto al post di Claudio Durigon, e ci si può fare una idea della reazione forte che ha generato questa situazione.
Ora si andrà avanti, come già detto, chi ne trae vantaggio da tutto questo sono i partiti e gli incollati con il Vinavil, ancora una volta a loro gli ha detto bene. Il popolo, checchè se ne dica dovrà continuare ad essere alle prese con una crisi economico-sanitaria, con il solito terrorismo da variante, di cui si reimpadronirà la politica e le prime serate. Ai posteri le ardue sentenze.