Ucraina, Mosca sposta il focus sul Donbass. A Kiev arrivano armi tedesche
In un messaggio trasmesso nella notte, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha riferito che l'esercito di Kiev sta infliggendo "duri colpi" e "perdite significative" alle forze russe.
ROMA – Un carico di circa 1.500 missili antiaereo Strela e cento mitragliatrici MG3 è arrivato in Ucraina dalla Germania: lo hanno riferito fonti del governo di Kiev, citate dall’agenzia di stampa tedesca Dpa. Ad anticipare l’arrivo delle forniture militari era stata mercoledì la ministra degli Esteri di Berlino, Annalena Baerbok.
Dopo l’inizio dell’offensiva russa il 24 febbraio la Germania ha rivisto la propria politica rispetto al divieto di invio di armi in Paesi teatro di conflitto. Nelle ultime settimane forniture militari sono state garantite a Kiev anche da altri Paesi della Nato, a cominciare dagli Stati Uniti.
In un messaggio trasmesso nella notte, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha riferito che l’esercito di Kiev sta infliggendo “duri colpi” e “perdite significative” alle forze russe. Secondo il capo di Stato, unità inviate da Mosca sono state respinte nel sud, nel Donbass, nell’area di Kharkiv e in quella della capitale. Secondo Zelensky, questi sviluppi “stanno spingendo la dirigenza russa a un’idea semplice e logica”, vale a dire “che bisogna parlarsi”.
Secondo il governo di Kiev, a oggi i soldati russi uccisi nei combattimenti sono già 16mila. Di oltre 1.300 vittime nelle file del proprio esercito ha invece riferito Mosca.
Oggi, a due settimane dall’ultima apparizione pubblica, il ministro della Difesa russo Sergey Shoiugu è apparso in un video postato da social ufficiali mentre presiedeva un incontro con alti ufficiali dell’esercito. Nel filmato si vede anche il generale Valery Gerasimov, capo dello Stato maggiore, che pure negli ultimi giorni non aveva partecipato a riunioni documentate dai media.
Un altro ufficiale russo, Sergey Rudskoy, ha sostenuto ieri che il “focus principale” dell’offensiva in Ucraina potrà diventare la “liberazione del Donbass”. La ragione del cambiamento, stando a questa ricostruzione, non sarebbero le difficoltà incontrate dalle unità di Mosca ma “una significativa riduzione della capacità di combattimento delle forze armate” di Kiev. (www.dire.it)