EDITORIALE – Ci sentiamo nel dovere di intervenire al riguardo di questa campagna mediatica che offende il prestigioso corpo degli Alpini. Beninteso che ogni gesto di molestia va condannato e recriminato, ma rispetto ad episodi isolati ingiustificati non si può certo ledere l’immagine di chi ha fatto la storia d’Italia ed agisce ogni giorno con la solidarietà e la convivialità.
Anche allo stadio ci sono tifosi estremisti che sono violenti, ne rispondono personalmente delle loro azioni, e non per questo una intera squadra di calcio e ciò che ne consegue può essere additata per colpa di alcuni.
Una adunata come quella di Rimini ha visto presenziare migliaia di persone provenienti da dove. Che tra queste possano esserci mosche bianche è inevitabile, e chi ha sbagliato, alpino o chissà cosa altro sia, va punito severamente. Ma non per questo vanno additati tutti gli alpini.
Tralaltro alla adunata c’è anche presenza di molte persone che di alpino non hanno nulla e che magari si gettano nella mischia indossando un cappello e camicia a quadri che può essere acquistata ovunque e da chiunque.
Quindi sui fatti oggetto di denuncia, indagheranno gli inquirenti e ci auguriamo che i molestatori siano adeguatamente puniti per i reati a loro ascrivibili. In assenza di ciò va fatto silenzio, e vanno rispettati tutti quegli alpini che della integrità morale e del valore di Patria sono stati protagonisti della storA