Conferenza Stato città: oltre 400 milioni di euro a comuni, città metropolitane e province
Intesa con Anci e Upi sui decreti. Riunione presieduta dal sottosegretario Scalfarotto
ROMA – Intesa al Viminale con Anci e Upi sullo schema di decreto del ministro dell’Interno, di concerto con i ministri dell’Economia e delle Finanze e per gli Affari regionali e le Autonomie, con il quale viene ripartito, per l’anno 2022, il contributo complessivo di 250 milioni di euro in favore dei comuni, delle città metropolitane e delle province.
L’accordo è stato raggiunto nel corso della seduta della Conferenza Stato città presieduta dal sottosegretario Scalfarotto. Le risorse del fondo sono destinate alla spesa per energia elettrica e gas, e finalizzate a garantire la continuità dei servizi erogati:
- per un importo complessivo di 200 milioni di euro ai comuni;
- per un importo complessivo di 50 milioni di euro alle città metropolitane e alle province.
Nella stessa seduta, è stata raggiunta l’intesa anche sullo schema di decreto per il riparto di 100 milioni di euro per l’anno 2022, previsto dalla legge di bilancio per il 2022, al fine di concorrere alla copertura del maggior onere sostenuto dai comuni per la corresponsione dell’incremento delle indennità di sindaci dei comuni capoluogo di città metropolitana, sindaci, vicesindaci, amministratori e presidenti consiglio comunale dei comuni delle Regioni a statuto ordinario, previsto dalla legge n. 234 del 2021.
Infine, è stata raggiunta l’intesa con Anci e Upi sul decreto del ministro dell’Interno, di concerto con il ministro dell’Economia e delle Finanze, recante riparto del fondo, con una dotazione di 82,5 milioni di euro per l’anno 2022, istituito al fine di ristorare i comuni, in considerazione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, delle minori entrate derivanti:
- dalle esenzioni dal pagamento del canone patrimoniale di concessione, per autorizzazione o esposizione pubblicitaria e del canone di concessione per l’occupazione delle aree e degli spazi appartenenti al demanio o al patrimonio indisponibile, da parte delle imprese di pubblico esercizio titolari di concessioni o di autorizzazioni concernenti l’utilizzazione del suolo pubblico;
- dall’esonero dal pagamento del canone per l’occupazione delle aree e degli spazi appartenenti al demanio o al patrimonio indisponibile, destinati a mercati realizzati anche in strutture attrezzate da parte dei titolari di concessioni o di autorizzazioni.
Il complessivo importo di 82,5 milioni di euro viene attribuito per 63,75 milioni di euro per l’esonero previsto a favore delle imprese di pubblico esercizio e per 18,75 milioni di euro per l’esonero a favore dei commercianti ambulanti.