ROMA – «I numeri ci danno un’idea del fenomeno, ma non ci raccontano la storia delle persone. Su questo aspetto il ministero dell’Interno è molto attento». Lo ha sottolineato il capo dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione e Commissario delegato per il coordinamento delle misure e delle procedure finalizzate all’attività di assistenza nei confronti dei minori non accompagnati provenienti dall’Ucraina, Francesca Ferrandino, intervenendo al Senato al convegno organizzato da Telefono Azzurro dal titolo “Sui bambini non si tratta”.
Degli oltre 40mila minori arrivati dall’Ucraina, ha spiegato il prefetto, 4660 sono minori non accompagnati e sono registrati nella banca dati del ministero del Lavoro. Di questi ultimi, oltre 3mila sono affidati alle famiglie e oltre 840 sono ospitati in istituti.
«In questo momento sono oltre 11mila le persone accolte nei Cas e di queste, oltre 1000 sono bambini insieme ai genitori. Stiamo lavorando in strettissimo rapporto con gli enti locali proprio per rispondere al superiore interesse del minore», ha aggiunto il prefetto sottolineando che «l’Italia ha talmente a cuore i minori non accompagnati che addirittura definisce il numero di persone che possono vivere all’interno di una casa famiglia e per venire incontro ai bambini che arrivano dagli orfanotrofi in Ucraina che esprimono l’esigenza di stare insieme si sta cercando di aumentare le capienze. Sono bambini piccolissimi, con storie particolari, e non si può non venire incontro alle richieste».