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Femminicidio a Vittoria, Natascia Pisana (Zero Molestie Sinalp): “urgono interventi sociali, poteva esserci chiunque”

RAGUSA – L’uccisione a sangue freddo di Brunilda Halla avvenuta a Vittoria in provincia di Ragusa ha lasciato il segno. Oltre allo sgomento per la tragedia, ma in questo caso si valuta anche cosa si sarebbe potuto fare per evitare l’accaduto. Come noto, la poveretta è rimasta vittima dell’aggressione omicida di un ragazzo di 28 anni ritenuto instabile a livello cognitivo e di mente. Si tratta di un assassinio senza alcun movente, frutto di un disagio inspiegabile ed incontrollato. Egli stesso, l’omicida si sentiva bullizzato ed era in cura presso medici specialistici psichiatrici.

“L’accaduto – afferma Natascia Pisana coordinatrice regionale del progetto Zero Molestie Sinalp Sicilia – è motivo di doppio sconforto. Una donna  che improvvisamente a caso muore, e li’ poteva capitarci chiunque, ed un ragazzo e relativa famiglia con vita definitivamente rovinata. Dunque ci chiediamo cosa si deve fare per evitare ciò? Servono interventi sociali concreti, strutture per le persone purtroppo gravate da problematiche mentali e psichiatrico-psicologiche.

La cura saltuaria da specialisti non risolve, il giovane se ricoverato in strutture idonee, come case di cura per malattie mentali, si sarebbe anche potuto salvare per se stesso e per gli altri. Siamo di fronte ad un tipo di molestia che è generata da un pressappochismo e da una società che deve prevenire i problemi e non piangere i morti dopo che sono stati uccisi. Nel nostro progetto – conclude – ora intraprenderemo iniziative nei rapporti che ci legano con le istituzioni”.

 

 

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