M5S, il Consiglio nazionale ‘censura’ Di Maio: “Stop a dichiarazioni false e irrispettose”
I vertici pentastellati accusano il ministro degli Esteri di distorcere la linea del Movimento. E sulla guerra in Ucraina si chiede "una de-escalation militare in favore di una escalation diplomatica"
ROMA – Arriva la replica ufficiale del Movimento 5 Stelle alle parole del ministro degli Esteri Luigi Di Maio. Dopo la riunione del Consiglio nazionale, convocata dal leader Giuseppe Conte, è stato diffuso un documento che illustra la posizione dei vertici pentastellati. “Quanto alle recenti dichiarazioni del ministro Luigi Di Maio riguardanti la linea di politica estera del Movimento 5 Stelle, rileva il Consiglio Nazionale che queste esternazioni distorcono le chiare posizioni assunte in questa sede il 16-17 maggio (e prima ancora dello scorso 26 aprile), e oggi integralmente ribadita, sempre all’unanimità”.
In particolare, prosegue il Consiglio nazionale del Movimento, “le dichiarazioni circa una presunta volontà del M5S di operare un ‘disallineamento’ dell’Italia rispetto all’Alleanza euro-atlantica e rispetto all’Unione europea sono inveritiere e irrispettose della linea di politica estera assunta da questo Consiglio Nazionale e dal Movimento, che mai ha posto in discussione la collocazione del nostro Paese nell’ambito di queste tradizionali alleanze”.
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“Queste dichiarazioni – continua la nota -, unitamente a quelle che evocano un clima di incertezza e di allarme in materia di ‘sicurezza nazionale’ e quindi di instabilità del nostro Paese, sono suscettibili di gettare grave discredito sull’intera comunità politica del M5S, senza fondamento alcuno“. “La nostra posizione – ribadita in ogni occasione – è invece saldamente ancorata alla Carta delle Nazioni Unite, all’appartenenza euro-atlantica dell’Italia e costantemente orientata a rafforzare il processo di integrazione dell’Unione Europea – assicurano i vertici pentastellati -, e auspica fortemente un deciso protagonismo del nostro Paese, nel quadro di queste tradizionali alleanze, al fine di favorire un’escalation diplomatica che, unitamente alla rigida applicazione delle sanzioni contro il regime russo, contribuisca alla soluzione diplomatica e politica del conflitto ucraino. Il Consiglio Nazionale, pertanto, confida che cessino queste esternazioni lesive dell’immagine e della credibilità dell’azione politica del Movimento 5 Stelle“.
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LA RICHIESTA DI UNA “DE-ESCALATION MILITARE”
Quanto al tema della guerra in Ucraina e della posizione che dovrebbe assumere l’Italia in futuro, il Consiglio Nazionale M5S “apprezza il lavoro che i Gruppi parlamentari del Movimento stanno svolgendo in vista della risoluzione che sarà approvata dai due rami del Parlamento in occasione delle Comunicazioni che il Presidente del Consiglio renderà il 21 giugno p.v. prima del prossimo Consiglio europeo. In particolare – viene sottolineato nel documento -, il Consiglio Nazionale auspica che l’intero Parlamento o, quantomeno, i Gruppi parlamentari che sostengono il Governo possano convenire sulla necessità di: una de-escalation militare in favore di una escalation diplomatica che porti al più presto a un cessate il fuoco e, in prospettiva, a una definizione pacifica del conflitto in atto; di un più pieno e costante coinvolgimento del Parlamento con riguardo alle linee di indirizzo politico che verranno perseguite dal Governo italiano nei più rilevanti consessi europei e internazionali, inclusa l’eventuale decisione di inviare a livello bilaterale nuove forniture militari, funzionale a rafforzare il mandato del presidente del Consiglio in tali consessi”. Nessuno strappo, quindi, con Draghi, alla vigilia dell’intervento alle Camere del premier. (www.dire.it)