“Il Piemonte si stringe forte alle famiglie delle vittime e dei dispersi della tragedia avvenuta sul ghiacciaio della Marmolada. Ho scritto ai presidenti Fugatti e Zaia per esprimere la nostra solidarietà e mettere a disposizione il Soccorso Alpino piemontese e il nostro sistema di Protezione Civile per qualunque cosa dovesse servire”. Così il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio
Nel primo pomeriggio a Canazei è arrivato il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, dove si è tenuto alla centrale operativa un vertice tecnico sul disastro della Marmolada, con lo stesso presidente del Consiglio dei ministri e il capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio. Assieme a Draghi e Curcio vi sono il presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti, i presidenti di Veneto e Provincia autonoma di Bolzano, Luca Zaia e Arno Kompatscher, il commissario del Governo e Prefetto di Trento, Gianfranco Bernabei, il sindaco di Canazei, Giovanni Bernard e gli operatori impegnati nelle operazioni di ricerca delle vittime.
“L’Italia piange queste vittime e tutti gli italiani si stringono con affetto”. “Questo è un dramma – ha dichiarato, commosso – che certamente ha delle imprevedibilità, ma certamente dipende dal deterioramento dell’ambiente e dalla situazione climatica. Il Governo deve riflettere su quanto accaduto e prendere provvedimenti perché quanto accaduto abbia una bassissima probabilità di succedere e anzi venga evitato”, “Oggi sono qui a Canazei per rendermi conto di persona di quel che è successo e, vi assicuro, è molto importante essere venuti”. Lo ha sottolineato il premier.”Abbiamo fatto un punto tecnico operativo – ha aggiunto – con tutti quelli che hanno collaborato alle operazioni, ma soprattutto sono qui per esprimere la più sincera affettuosa accorata vicinanza alle famiglie delle vittime, dei dispersi e dei feriti, e alle comunità che sono state colpite da questa tragedia, Voglio ringraziare tutti coloro che hanno lavorato in questo giorno e mezzo”.
Draghi ha voluto ringraziare in particolare “la Protezione civile, i Vigili del fuoco, il Soccorso alpino, le autorità sanitarie, i volontari, tutti, per loro generosità, la professionalità e il coraggio. Come sapete – ha rimarcato – queste operazioni si svolgono in una situazione di grande pericolo. Voglio anche ringraziare i presidenti Zaia, Fugatti, con il quale ci siamo sentiti immediatamente ieri, e Kompastscher”, ha concluso.
“Molte volte il Paese viene giudicato sulla capacità di stare insieme: la risposta operativa è stata la migliore possibile”. Lo ha sottolineato Fabrizio Curcio, capo del Dipartimento della protezione civile, nel corso di una conferenza stampa a Canazei sulla tragedia della Marmolada. “L’intero sistema nazionale è stato attivato, noi non ci fermiamo, siamo disponibili a qualsiasi esigenza – ha assicurato – Faccio mio l’appello a che sia mantenuto questo livello di comunicazione, nel rispetto di quanti stanno lavorando in sicurezza alle ricerche e di quanti restano in attesa di risposte per i loro familiari”.
“Ringrazio il presidente del Consiglio Mario Draghi per la presenza a Canazei, è un grande segnale di vicinanza a tutti i territori colpiti da questa tragedia, è un grande segnale di umanità e di attaccamento al territorio”. Così il presidente della provincia di Trento, Maurizio Fugatti, da Canazei, dopo le dichiarazioni di Draghi. “Abbiamo incontrato i familiari delle persone colpite e il presidente del Consiglio ha manifestato tutta la solidarietà e l’umanità “Il senso di dolore è tanto e molto profondo. In queste ore abbiamo lavorato e stiamo lavorando per definire il numero delle persone coinvolte. Da parte nostra c’è stata la volontà di essere il più possibile lineari e chiare perchè ci sono famiglie che stanno soffrendo, quindi per dare le notizie ci vuole la giusta ponderazione”. Il bilancio parziale del disastro della Marmolada è di sette vittime, di cui tre identificati, e 8 feriti di cui due in condizioni delicate. Lo ha riferito alle 16.30 il presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti. Sono 14 le persone “reclamate”, cioè i dispersi per i quali i familiari si sono fatti vivi con le autorità perché non rientrati a casa. Di queste quattro sono cittadini stranieri: della Repubblica ceca e un austriaco.
“Le ricerche continuano dopo il temporale. lo dobbiamo ai familiari e a chi è ancora lassù”, ha aggiunto il presidente della regione Veneto Luca Zaia, intervenendo a Canazei al punto stampa. “Il Veneto sta pagando una situazione pesante con tre vittime, sette dispersi, tre ricoverati, due sono stranieri tedeschi. Una situazione pesante che mai avrei pensato di dover affrontare”. Zaia ha precisato che dei tre ricoverati in veneto, due sono tedeschi, uno all’ospedale di Belluno e l’altro in rianimazione a Feltre. C’è poi un 40enne non identificato in terapia intensiva a Treviso.
“Per il governo ci sono molti livelli di possibilità di intervento. Quelli sul mutamento climatico sono i più difficili ma allo stesso tempo i più urgenti. In Puglia potremmo diminuire tanto le emissioni di CO2 nell’atmosfera dovute all’ex Ilva e a Cerano. La seconda possiamo chiuderla più facilmente. Si tratta delle due più grandi fonti emissioni in Italia: intervenire sarebbe molto importante”. Queste le parole del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, ospite di Timeline su Sky Tg24. “Molto importante – prosegue – è anche il monitoraggio del territorio. Penso all’aerospazio: i satelliti possono darci una mano a monitorare e a sorvegliare dall’alto ciò che a terra è invisibile o complicato da vedere”.
“Draghi – conclude – ha le idee chiare su come l’Italia possa dare il proprio contributo all’umanità, dal punto di vista climatico, da quello relativo al rafforzamento dell’Unione Europea e sul progetto di pace in Ucraina, oltre che riguardo al rapporto con la Russia. Bisogna tenere duro e andare avanti”.