ROMA – Questa mattina il principe Carlo è stato ufficialmente proclamato sovrano con il nome di Carlo III. La cerimonia al St. James’s Palace, iniziata alle 10 ora inglese, 11 italiana, è stata per la prima volta nella storia trasmessa in diretta tv. Subito dopo la proclamazione Carlo III ha dichiarato che si “impegnerà a svolgere questo pesante impegno per il resto della sua vita”, e “prego per l’aiuto e la guida Dio Onnipotente”. “Conterò su sostegno della mia amata moglie”, ha aggiunto, riferendosi alla regina consorte Camilla, ribadendo quanto dichiarato ieri nel discorso alla nazione. Alle 12 ha avuto luogo la cerimonia per il saluto al re alla Torre di Londra, con 41 colpi di cannone. Decine di migliaia le persone che si sono accalcate davanti a Buckingham Palace durante l’evento.
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Carlo III è ora il nuovo sovrano del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord e degli altri reami del Commonwealth. Altre proclamazioni sono previste dopo l’annuncio londinese dal balcone del Friar Court al Saint James Palace, a cominciare da Edimburgo, Cardiff e Belfast. Cerimonie in programma anche nei Paesi del Commonwealth che riconoscono il re come capo dello Stato, dalle Americhe all’Australia. La comunicazione londinese è arrivata alle 11. A seguire colpi di cannone ad Hyde Park e dalla Torre di Londra. L’agenda delle proclamazioni fa però il giro del mondo. Ne riferiscono ad esempio i quotidiani dell’Australia, dove a dare l’annuncio dell’inizio del regno di Carlo III sarà il governatore generale. Una cerimonia è prevista persino nell’isola di Tasmania, più a sud, ormai in un’altro giorno, l’11 settembre, a causa del fuso orario.
IERI IL PRIMO DISCORSO DI CARLO III ALLA NAZIONE
Ieri Carlo III, di ritorno dal castello di Barlmoral, dove due giorni fa si è spenta a 96 anni la regina Elisabetta, ha tenuto a Londra il suo primo discorso alla nazione. I funerali di Elisabetta II si terranno il 19 settembre.
“Per tutta la sua vita mia madre è stata un’ispirazione e noi le dobbiamo un debito gigantesco“, ha dichiarato. La regina, ha proseguito, “ha vissuto bene la sua vita, una promessa del destino, e tale promessa di un servizio per la vita è la stessa che voglio rinnovare oggi. Oltre al dolore personale della famiglia, condividiamo con tutto il mondo e dove era Capo di Stato, un profondo senso di gratitudine per i settant’anni per il modo in cui ha servito queste nazioni”. (www.dire.it)