Roma – Dare un volto sempre più preciso e concreto alle tipologie criminali attraverso le quali vengono praticati racket e usura, per sviluppare strategie sempre più affinate ed efficaci di contrasto a reati che opprimono comunità ed economia.
Questo l’obiettivo del secondo incontro dell’Osservatorio nazionale antiracket e antiusura, che si è riunito oggi al Viminale presso l’ufficio del Commissario Straordinario del governo per il coordinamento delle iniziative antiracket e antiusura, Maria Grazia Nicolò.
L’osservatorio è previsto dall’Accordo quadro per la prevenzione e il contrasto del fenomeno dell’usura firmato nel novembre 2021 dal ministro dell’Interno Luciana Lamorgese e dal presidente dell’Associazione Bancaria Italiana (Abi) Antonio Patuelli, dal quale è partito un percorso di più stretta collaborazione interistituzionale sul tema.
Nell’ottica di proseguire e consolidare questo percorso, l’ufficio del Commissario straordinario acquisirà ulteriori elementi conoscitivi e valutativi dalle prefetture, che stanno sottoscrivendo sul territorio i relativi protocolli d’intesa in tema di prevenzione e contrasto di racket e usura.
I dati saranno al centro di valutazioni e confronto durante le prossime riunioni dell’Osservatorio, valutazioni che andranno ad aggiungersi agli elementi emersi già oggi anche grazie al contributo dei docenti universitari e dei rappresentanti delle principali associazioni anti-racket e anti-usura intervenuti all’incontro, oltre che a quello dei ministeri dell’Economia e Finanze e della Giustizia – Direzione nazionale antimafia, dell’Avvocatura generale dello Stato, della Banca d’Italia e della stessa Abi.
Ha partecipato all’incontro anche un rappresentante dell’Istituto nazionale di statistica (Istat), che collaborerà attraverso il suo apporto di carrattere scientifico al lavoro di individuazione e definizione dei fenomeni nei quali si manifestano estorsione e usura.