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Verifica dei codici fiscali, al via il servizio massivo

Possono accedervi esclusivamente gli istituti che hanno inviato all’Amministrazione finanziaria le comunicazioni obbligatorie per l’anno precedente la richiesta di riscontro

ROMA – Dal 1° novembre al 15 dicembre 2022, coloro che cooperano con le attività dell’Agenzia delle entrate (banche e assicurazioni, altri operatori finanziari, gestori di utenze e gestori di fondi integrativi del servizio sanitario nazionale) potranno verificare, in forma massiva, l’esistenza dei codici fiscali dei propri clienti e della corrispondenza con i dati presenti in Anagrafe Tributaria e, quindi, se mancanti acquisire le corrette informazioni. Il “Servizio Anagrafico Massivo SM1.02” è attivo.

Sì, perché si tratta di un servizio messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate periodicamente, nel rispetto di quanto stabilito dall’articolo 38, comma 6, del Dl n. 78/2010, esclusivamente nei confronti di coloro che hanno inviato all’amministrazione le comunicazioni obbligatorie per l’anno precedente la richiesta di verifica.

Per usufruire del servizio, che è erogato via Pec, gli enti individuati devono essere accreditati al Sid, l’infrastruttura informatica che consente lo scambio bidirezionale di flussi massivi di dati tra l’Agenzia e altri soggetti esterni come amministrazioni, società, enti e ditte individuali, e che, in particolare, permette, agli enti caratterizzati da un’organizzazione complessa e dalla numerosità dei clienti, di instaurare un colloquio automatizzato tra sistemi, mediante scambio di file (in modalità FTP su rete privata virtuale VPN).

Attraverso Il “Servizio Anagrafico Massivo” è possibile individuare un determinato soggetto tramite interrogazione per codice fiscale o per dati anagrafici. In ogni caso, qualunque sia la modalità di richiesta prescelta, le informazioni anagrafiche e il codice fiscale restituiti dal servizio corrispondono alla situazione più aggiornata presente in Anagrafe tributaria.

Per ogni file di richiesta inviata, è consentita l’interrogazione di un numero massimo di 100mila posizioni: l’ente può trasmettere più file di richiesta e il numero massimo di interrogazioni/verifiche è determinato in proporzione a quello delle comunicazioni inviate all’Agenzia delle entrate relative all’anno precedente la richiesta.
In particolare, gli enti che accedono per la prima volta al servizio, possono verificare tanti codici fiscali quante sono state le comunicazioni inviate per l’anno precedente, mentre ai “veterani” è consentito riscontrare un numero di codici fiscali pari al 20% di quello delle comunicazioni trasmesse all’Agenzia per l’anno precedente.

Lo scambio dei file con gli elenchi dei clienti da verificare avviene tramite Sid: il servizio, una volta verificata la rispondenza dei file alle specifiche di tracciato, ricerca i soggetti nell’Archivio Anagrafico e restituisce l’esito.

Per la predisposizione dei file da trasmettere è disponibile un software di controllo e di predisposizione dei flussi, scaricabile dalla sezione “Software SID” presente nell’area dei servizi telematici sul sito dell’Agenzia. In più, in caso di problemi tecnici o di carattere generale relativi all’utilizzo di Sid, l’Amministrazione offre un servizio di assistenza telefonica al numero verde 800.863.116, attivo dalle 8 alle 18 dal lunedì al venerdì e il sabato dalle 8 alle 14.

Infine ricordiamo che gli enti con un numero limitato di soggetti da verificare hanno a disposizione sempre due servizi di verifica di libero accesso, uno per i codici fiscali, l’altro per le partite Iva.

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