CAGLIARI – “Una strage sfiorata per poche ore“. Lo hanno ripetuto il sindaco di Cagliari, Paolo Truzzu, e il rettore dell’università del capoluogo sardo, Francesco Mola, davanti alle macerie dell’ex aula magna di Geologia- ma utilizzata ora come aula della facoltà di Lingue- crollata ieri sera poco prima delle 22, fortunatamente senza provocare morti o feriti perché chiusa al momento del cedimento. E lo hanno ripetuto i molti studenti accorsi nella notte nei pressi dell’edificio di via Trentino, increduli per lo spettacolo a cui stavano assistendo: l’aula, infatti, fino alle 20 di ieri era regolarmente aperta e quindi affollata di studenti e professori per le lezioni.
IL SINDACO: “IMMAGINI SCONVOLGENTI”
Dopo i controlli i Vigili del fuoco- sul posto con le squadre Urban search and rescue e cinofile- hanno escluso la presenza di persone sotto le macerie, consentendo alle ambulanze di ripartire vuote. “Poteva essere una strage- le parole di Truzzu- fortunatamente il crollo si è verificato quando non c’erano lezioni e l’edificio era vuoto. Le immagini sono comunque sconvolgenti”.
IL RETTORE: “IL PENSIERO DELLA TRAGEDIA CI STA DILANIANDO”
“Siamo a pezzi, il pensiero che potesse anche solo lontanamente essere coinvolto qualcuno dei nostri ragazzi ci sta dilaniando”. Così il rettore dell’Università di Cagliari, Francesco Mola, dopo il crollo dell’ex aula magna di Geologia, struttura utilizzata dalla facoltà di Lingue. “Fortunatamente il crollo dell’edificio si è verificato verso le 22, i ragazzi erano in aula fino alle 20 – spiega Mola -. Ora attendiamo che i Vigili del fuoco facciano tutti controlli e poi ci facciano sapere quando potremo riaprire la parte idonea”.
Il rettore prosegue: “Conoscere le cause di quanto è avvenuto per noi è fondamentale perché ci consentirà di capire in che modo si potrà intervenire. Le cause potrebbero essere tante, strutturali dell’edificio crollato o di quello dietro, oppure del terreno. Non è semplice ora capire quali possano essere”. In questa settimana, fa sapere Mola, ci sarà una sospensione per le lezioni del corso di laurea in Lingue, “per permettere agli studenti e alle studentesse di potersi riorganizzare. Da lunedì si andrà online, per prenderci il tempo tecnico per individuare gli spazi per far continuare le attività in presenza”.
STUDENTI IN PROTESTA OCCUPANO L’UNIVERSITÀ
Centinaia di studenti si sono riversati questa mattina in via Università a Cagliari, sede del Rettorato, per manifestare a poche ore dal crollo dell’ex aula Magna di Geologia, ora utilizzata dalla facoltà di Lingue. Gli studenti hanno osservato due minuti di silenzio, perché, spiega Sara Piu, responsabile Lingue di ResetUnica, “oggi siamo in lutto. Ieri non è crollato soltanto l’edificio che ospitava le nostre lezioni, ma il nostro diritto allo studio. Chissà quando potremo riprendere le lezioni in presenza”.
Ieri, prosegue, “abbiamo rischiato la vita, deve essere chiaro a tutti“. Alla luce di quanto successo ieri, “chiediamo responsabilità e riflessione – spiega Francesco Stochino, rappresentante degli studenti nel classe Ersu – deve essere portata avanti una verifica immediata di tutte le aule e le strutture universitarie”.
Il corteo di studenti, dopo il sit in sotto il Rettorato di via Università, si è riversato all’interno della sede principale del Magistero, dove i ragazzi aspettano di parlare con il rettore Francesco Mola. Molti i cori contro lo stesso Mola, e qualcuno anche per l’ex rettrice, Maria Del Zompo, accusati evidentemente di non aver vigilato abbastanza sulla sicurezza degli edifici universitari. All’esterno del Magistero, nella facciata dietro l’ingresso principale, le macerie della struttura collassata ieri l’altro. (www.dire.it)