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A Palazzo Valentini di Roma convegno sulla sanità pubblica

Roma – L’aula consiliare ‘Giorgio Fregosi’ di Palazzo Valentini, a Roma, è stata teatro del convegno ‘Sanità pubblica e sanità integrativa: criticità e sinergie‘, promosso da Cassa Galeno, Società mutua cooperativa-Fondo sanitario integrativo dei medici e degli odontoiatri. L’evento capitolino ha rappresentato un momento di confronto e riflessione sul rapporto tra sanità pubblica e integrativa, al quale hanno preso parte istituzioni ed esponenti del mondo universitario, sanitario e assicurativo.
‘Il Servizio sanitario nazionale italiano- ha detto il presidente di Cassa Galeno, Aristide Missiroli– si sostanzia di valori importanti e punti di forza riconosciuti a livello mondiale. Un sistema sanitario eccellente che, tuttavia, ha sempre più bisogno di essere integrato da altre soluzioni per riuscire a garantire risposte adeguate ai bisogni di cura dei cittadini’.
Un tema di grande impatto sociale, su cui Galeno ha voluto promuovere un momento di riflessione e confronto tra i vari attori coinvolti.
Aperto dai saluti istituzionali del presidente di Cassa Galeno, Aristide Missiroli, del presidente dell’Ordine dei Medici di Roma, Antonio Magi, del delegato del sindaco Asl Rm3, Giuseppina Maturani e di Laura Franceschetti, del Dipartimento Scienze Sociali ed Economiche Università Sapienza Roma, l’evento è stato moderato dalla giornalista del Corriere della Sera, Margherita De Bac.
Durante il convegno ‘Sanità pubblica e sanità integrativa: criticità e sinergie’, si sono susseguiti gli interventi del Segretario Nazionale Asiquas, Giorgio Banchieri, del Direttore Generale Asl Rieti, Marinella D’Innocenzo, di Giovanna Giannetti, della Direzione Generale della Programmazione Sanitaria del ministero della Salute, del Direttore Generale Irccs Istituto Tumori Pascale di Napoli, Attilio Bianchi, del Consulente assicurativo FSI Galeno, Gianni Duca, del presidente Aiop Lazio, Jessica Veronica Faroni, del Direttore Quas, Anna Gaeta, del Consigliere SMS Campa, Andrea Minarini, e del Direttore Amministrativo e attuale Direttore Generale f.f. Asl RM, Roberta Volpini.
Il Ssn pubblico è ancora alla prova dell’impatto della pandemia di Sars-COV-2 e deve implementare gli obiettivi del Piano nazionale di rinascita e resilienza, sia nella componente ‘ospedaliera’ (Misure 2 e 4 del Pnrr), che della ‘medicina territoriale’ (Misura 6 del Pnrr).
Gli esperti hanno messo sotto la luce di ingrandimento le diverse le criticità con cui bisognerà fare i conti: tra queste, l’utilizzo al meglio delle risorse del Pnrr, consapevoli che, nel prossimo futuro, due terzi dei fondi del Pnrr, di fatto, dovranno essere restituiti in quanto debito.

Tra i temi affrontati anche la mancanza di personale sanitario nel breve e medio termine, la difformità dei modelli operativi dei distretti sanitari, delle strutture intermedie territoriali e delle reti di cure primarie e i ritardi nell’introduzione delle tecnologie innovative diagnostiche e terapeutiche.
L’Italia, è stato spiegato, ha bisogno di transizione digitale e in sanità di digitalizzazione dei processi di presa in carico per garantire la continuità assistenziale ai pazienti, e, infine, è necessario porre fine all’atavico problema delle liste di attesa e del fenomeno della mobilità sanitaria tra regioni.
Nel corso del convegno è stato poi ricordato come negli ultimi anni si sia fortemente sviluppata la presenza in Italia di forme di ‘sanità integrativa‘ gestita da numerosi attori di un complesso ed articolato settore composto da Fondi Sanitari, Casse, da piattaforme di servizi e/o da assicurazioni e mutue e da forme di welfare aziendale che offrono un supporto specificamente sanitario ai loro assistiti tramite reti di strutture, servizi e professionisti e operatori ‘convenzionati’.

Lo sviluppo di queste realtà, è stato sottolineato, è avvenuto sulla base di norme che ancora oggi stentano ad armonizzare e regolamentare il settore, promuovendo una programmazione a gestione pubblica che valorizzi in modo sinergico e utile questi diversi apporti a integrazione dei servizi dei Ssr e del Ssn.
Pertanto, invece di ‘integrare’ a volte e spesso, sono diventati ‘sostitutivi’ dei servizi pubblici, con una dispersione di risorse e senza rendere sinergici gli apporti che ognuno degli attori della sanità integrativa può portare come contributo di sviluppo al sistema delle cure in Italia.
Obiettivo del convegno, quello di contribuire ad aprire un confronto tra queste due realtà/pilastri del Sistema Salute nazionale per verificare forme, opportunità e modalità di collaborazione e integrazione per evitare competizioni dispersive e inappropriate.

A concludere la giornata, la premiazione dei giovani medici vincitori delle borse di studio Galeno, intitolate a Eleonora Cantamessa. Il Bando, istituito da Cassa Galeno e giunto alla sua IX edizione, è nato con lo scopo di contribuire a sostenere, grazie all’assegnazione di tre borse di studio del valore di 4.000 euro ciascuna, attività di ricerca, formazione e volontariato di giovani medici con età inferiore a 40 anni.

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