MILANO – Potenziamento degli organici delle Forze dell’ordine per la città di Milano e la sua area metropolitana, attenzione al fenomeno degli ultrà nelle curve degli stadi e a quello delle occupazioni abusive di immobili. Sono i principali temi affrontati oggi a Milano dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi intervenuto in prefettura al comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduto dal prefetto Renato Saccone e a cui hanno partecipato, tra gli altri, il sindaco Giuseppe Sala, il capo della Polizia-direttore generale della Pubblica sicurezza Lamberto Giannini, il questore, i comandanti provinciali di Carabinieri e Guardia di Finanza, i procuratori della Repubblica presso il tribunale di Milano.
Sul fronte sicurezza «chiederò alle Forze dell’ordine di dedicare a Milano e alla sua area metropolitana una particolare attenzione nell’ambito del progetto di rafforzamento dei loro organici», ha dichiarato il ministro in conferenza stampa dopo la riunione, rispetto alla richiesta del sindaco di poter contare su un dispiegamento di ulteriori unità, in linea con quello disposto dal comune per la Polizia locale. «Sarà importante inoltre investire sulle nuove tecnologie per rendere più efficace l’azione delle Forze di polizia», ha aggiunto.
Per quanto riguarda la sicurezza negli stadi, «il fenomeno delle curve è sotto attenzione», ha assicurato il titolare del Viminale annunciando un’analisi accurata della situazione «per capire se si tratta di un episodio singolo o di un cambio di metodologia» relativamente a quanto accaduto alla curva dell’Inter fatta sgomberare dagli ultrà dopo la notizia dell’uccisione di un capo della tifoseria.
Tra i temi affrontati durante il comitato anche le occupazioni abusive di immobili, che incidono su degrado e sicurezza dei quartieri e rispetto alle quali «dobbiamo procedere al recupero e al ripristino di situazioni di legalità, ma con attenzione alle vulnerabilità», ha detto il ministro.
Al termine della riunione il titolare del Viminale, rispondendo ad alcune domande in conferenza stampa, ha affrontato anche l’argomento della gestione dei flussi migratori, rispetto ai quali i profili umanitari «saranno sempre al primo posto». «Potranno sbarcare le persone che versano in condizioni particolari di ordine assistenziale e umanitario, senza derogare alla nostra posizione, ossia che la presa in carico spetta allo Stato di cui l’imbarcazione batte bandiera», ha aggiunto, evidenziando che sul tema «in Europa una discussione è stata riattivata».
Affrontato anche l’aspetto dell’ordine pubblico, la cui gestione, ha chiarito il ministro, «deve conciliarsi con lo scenario che si presenta», rilevando come l’auspicio è che «ci siano sempre manifestazioni in cui non accada altro, ma non è interesse delle autorità di pubblica sicurezza affermare la legalità in manifestazioni in cui deve essere garantita una libera espressione del pensiero».
«Abbiamo dei professionisti che valutano variabili imprevedibili» ha aggiunto Piantedosi «e bisogna avere rispetto per chi lavora sul campo con la necessità di assumere, spesso in pochi secondi, decisioni di grande rilievo».