RAVENNA – Un’immediata e concreta risposta dello Stato a tutela delle organizzazioni sindacali, fondamentale presidio di libertà su tutto il territorio nazionale». Queste le parole del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi in riferimento alle perquisizioni effettuate dalla questura di Ravenna, che ha identificato, con il coordinamento della procura locale, i due presunti autori dell’episodio di danneggiamento avvenuto nella notte tra il 13 e 14 ottobre in diverse sedi sindacali della città romagnola.
Il titolare del Viminale ha ribadito «l’impegno di prefetti e Forze di polizia a condividere con le rappresentanze sindacali locali iniziative per prevenire e contrastare qualsiasi atto di intimidazione». Impegno, sollecitato anche con una specifica direttiva inviata a seguito della recente riunione al Viminale con i segretari generali di Cigl, Cisl e Uil, dove ha sottolineato «il contributo fondamentale che gli stessi sindacati da sempre offrono nel promuovere la democrazia e nell’isolare e sconfiggere ogni forma di violenza».
«Occorre – ha dichiarato il ministro – garantire il libero esercizio dell’attività sindacale, indispensabile per assicurare una adeguata rappresentanza delle più delicate questioni che interessano lo sviluppo economico e sociale del nostro Paese».