Roma – Nel 2022 il volo libero in deltaplano e parapendio ha ripreso a pieno ritmo l’attività funestata in precedenza dalla pandemia.
Un grande impegno dell’associazione è stato quello di migliorare la procedura informatica per la sottoscrizione dell’assicurazione RCT, Responsabilità Civile verso Terzi. Infatti le disposizioni di legge impongono ai praticanti il volo libero di essere assicurati in tal senso. Tuttavia non ci si è accontentati del minimo sindacale, ma sono state aggiunte altre importanti tutele per i piloti durante lo svolgimento della loro amata disciplina.
La FIVL gode di ottima considerazione ai tavoli di confronto a livello internazionale. Il consigliere Rodofo Saccani è stato eletto nel consiglio direttivo della European Hang Gliding and Paragliding Union (EHPU), cioè la federazione europea di volo libero.
Continua la collaborazione con EASA, l’agenzia europea per il volo, sulla definizione delle norme tecniche per la visibilità elettronica in vista dell’imminente occupazione degli spazi aerei da parte dei droni. Su questo tema EASA ha sposato la proposta FIVL sull’uso degli smartphone per il volo libero.
Implementate anche attività come l’organizzazione dei campionati regionali, gli incontri a distanza per approfondire temi legati al volo libero, le migliorie al sito meteo che emana previsioni ad hoc per chi vola senza motore, le prestazioni di vari servizi e il consolidamento del già alto profilo della rivista “Volo Libero” come contenuti e immagini. Il mensile è giunto al n. 320, caso unico di una rivista sportiva edita da oltre 30 anni.
Per quanto riguarda l’agonismo, dopo i dieci mondiali collezionati dalla squadra nazionale di deltaplano, nel 2022 è stata la volta del sesto titolo europeo vinto nei cieli del Monte Cucco sopra Sigillo in Umbria dopo nove giornate di volo. Quello individuale è toccato per la terza volta all’alto atesino Alessandro Ploner, già campione del mondo in carica, titolo questo vinto in passato ben cinque volte. Medaglia d’argento al corregionale Christian Ciech, oggi trapiantato nel varesotto. Un centinaio i piloti in gara provenienti da 22 nazioni.
Dopo sei task la squadra azzurra di parapendio ha agguantato la medaglia di bronzo a squadre al Campionato Europeo disputato a Nis in Serbia, presenti 130 piloti provenienti da 30 nazioni. È stata una competizione e senso unico con la Francia che ha lasciato agli avversari solo le briciole e talvolta neanche quelle. Delle passate edizioni l’Italia aveva vinto quelle del 2004 e del 2010 e mancato d’un soffio il titolo nel 2018.