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Attentati contro la diplomazia italiana, pugno duro del governo

ROMA – “Gli attentati compiuti contro la nostra diplomazia ad Atene, Barcellona e Berlino, come pure quello di Torino, le violenze di piazza a Roma e Trento, i proiettili indirizzati al direttore del Tirreno e al procuratore generale Francesco Saluzzo, la molotov contro un commissariato di Polizia: azioni del genere non intimidiranno le istituzioni. Tanto meno se l’obiettivo è quello di far allentare il regime detentivo più duro per i responsabili di atti terroristici. Lo Stato non scende a patti con chi minaccia”. È quanto si legge in una nota di Palazzo Chigi. Il riferimento è alla situazione dell’anarchico Alfredo Cospito: proprio per ottenere di togliere il regime detentivo del carcere duro (il 41 bis) a lui, infatti, nelle ultime settimane e in particolare nella giornata di ieri gli anarchici si sono fatti sentire con diversi attentati e azioni di attacco contro le forze dell’ordine. (www.dire.it)

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