Il musical “Tutti parlano di Jamie” torna al teatro Brancaccio
Grande successo lo scorso anno per la storia del giovane adolescente che vuole essere libero di esprimersi, combatte i bulli col sorriso e pensa che "ogni persona è unica e irripetibile"
Dopo il clamoroso successo di pubblico e critica al Teatro Brancaccio di quasi un anno fa, Tutti parlano di Jamie il musical torna a Roma da questa sera e fino al 5 marzo. Manifesto di una nuova generazione nel segno dell’inclusività, lo spettacolo sarà in tournée nei principali teatri italiani toccando le città di Milano (15-26 marzo), Trieste (21-23 aprile), Torino (25-27 aprile), Firenze (5-7 maggio) e Reggio Emilia (12-14 maggio).
La storia
Edizione italiana del pluripremiato musical Everybody’s talking about Jamie è una storia di formazione moderna per una generazione alla ricerca della sua “vera” identità, che vuole affermare se stessa al di là del genere, dell’orientamento sessuale e delle convenzioni sociali. Una storia, come già avvenuto per Billy Elliot, che parte da un piccolo paese inglese per portare la sua rivoluzione “gentile” in giro per il mondo.
Jamie è un adolescente che vive nella tranquilla cittadina di Sheffield, nel nord dell’Inghilterra. Va a scuola, come tutti i ragazzi della sua età, ma a differenza loro, ha un sogno ambizioso: essere libero di esprimersi anche attraverso abiti femminili.
Non è solo la scelta di voler diventare una Drag Queen, come crede all’inizio, a renderlo “diverso”, ma soprattutto la voglia di normalità nella diversità, come scoprirà alla fine. Ogni persona è unica e irripetibile… è il “glitter sopra il grigio di città”.
Abbandonato dal padre, ma supportato dall’amorevole madre Margaret, dalla sua migliore amica Pritti e da un mentore eccentrico (Hugo – Loco Chanelle), Jamie scopre il gusto della libertà. Tra una professoressa un po’ dura (Miss Hedge), una “zia” particolare (Ray, la migliore amica della mamma), il bullo della scuola (Dean) e una classe di compagni scatenati, Jamie si avvierà al ballo di fine anno con una sola idea in mente: presentarsi come la migliore e più reale versione di sé, distruggendo convinzioni e costrizioni e abbattendo il muro più alto e duro di tutti, quello del giudizio.
Jamie non è uno studente “diverso”, ma un concetto, un seme, un’idea che vuole instillarsi nella mente di tutte le persone. Jamie non vuole sbandierare il suo orientamento sessuale, ma solamente essere libero di indossare abiti che lo rappresentino: abiti considerati femminili. Non ha paura della gente e di quello che potrebbe pensare e combatte i bulli col sorriso.
I protagonisti
Giancarlo Commare veste gli scintillanti panni di Jamie, attore rivelazione delle ultime stagioni televisive e cinematografiche, dalla serie Skam Italia al film Maschile singolare, dal Paradiso delle Signore alla serie Sky Original Romulus 2 a quella di Rai1 Rinascere nel ruolo di Manuel Bortuzzo.
Barbara Cola, cantante e interprete di svariati musical, con la sua voce potente interpreta il ruolo di Margaret New, la mamma di Jamie; l’attore e doppiatore Franco Mannella è Hugo, alias la drag queen Logo Chanelle; Ludovica Di Donato, attrice e affermata TikToker, interpreta Ray, l’amica del madre di Jamie. L’attrice e cantante Lisa Angellilo è Miss Hedge, la severa insegnante di Jamie; Pritti, l’amica del cuore di Jamie è Benedetta Boschi, il bullo della scuola è Giovanni Abbracciavento. Umberto Noto interpreta il ruolo di una delle drag e del Padre di Jamie; l’altra del locale Legs Eleven è Sebastian Gimelli Morosini.
La regia
Lo spettacolo, diretto da Piero Di Blasio (che ne ha curato anche l’adattamento), mette in scena nel classico stile del Musical Theatre, un testo divertente ma anche commovente con canzoni pop e coreografie originali; uno stile fresco, giovane ed immediato che, grazie alla sua forza ed energia, riesce a travolgere il pubblico con il suo messaggio di inclusività e libertà.
Le musiche originali composte da Dan Gillespie Sells, leader della band inglese “The feeling” attiva dalla seconda metà degli anni ’90, rispecchiano il movimento pop progressive di quegli anni, miste al nuovo soft-rock, creando un’alchimia di musica e testi che catturano immediatamente il pubblico.
Le coreografie di Laccio attingono da diversi generi: dal vogueging e waacking degli anni ’60/’70, con movenze glamour e femminili, alla street dance dei ghetti dai tratti più mascolini. Stili apparentemente lontani in un dialogo volto a celebrare le diversità e a comunicare qualcosa di nuovo e unico come Tutti parlano di Jamie.
Viola Produzioni, detentrice per l’Italia dei diritti dello spettacolo, per mettere in scena questo testo ha aspettato questo preciso momento storico, con un tessuto sociale pronto per poter comprendere i messaggi importanti dello spettacolo.
La produzione italiana è l’unica autorizzata dall’originale anglosassone a mettere in scena una versione dello spettacolo completamente nuova: dalle scene ai costumi, dalle coreografie alla regia, senza però intaccare l’integrità di musica e testo.
La direzione musicale è del Maestro Dino Scuderi, direttore musicale di tanti musical italiani. Le scenografie sono firmate dal pluripremiato Alessandro Chiti. I costumi sono stati affidati a Francesca Grossi. Il disegno luci è di Emanuele Agliati, il disegno suono è di Emanuele Carlucci.
TEATRO BRANCACCIO
Via Merulana, 244, 00185 Roma
Da martedì 14 a sabato 18 febbraio ore 20.45
domenica 19 febbraio ore 20.45
da martedì 21 a sabato 25 febbraio ore 20:45
domenica 26 febbraio ore 17:00
da mercoledì 01 a sabato 04 marzo ore 20:45
domenica 05 marzo ore 17:00