Milano – «Ciò che chiedo ai sindaci, agli uffici pubblici e alle categorie economiche è di saper leggere in modo critico le informazioni che ottengono svolgendo le loro funzioni, focalizzando l’attenzione sulle anomalie che inducono a considerare una determinata operazione come sospetta e di segnalarla alla prefettura». Il prefetto di Belluno Mariano Savastano delinea così, nell’intervista rilasciata al Corriere del Veneto (edizione Venezia e Mestre), la rete tra istituzioni e mondo imprenditoriale che sta costruendo sul territorio per potenziare ulteriormente la barriera di contrasto ai tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata attirata dal volume di fondi in arrivo in particolare per l’efficientamento delle infrastrutture, sportive e stradali, in vista delle Olimpiadi e Paralimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026.
«È una sfida epocale, commenta il prefetto, con ricadute economiche «enormi, sia in termini di Pil generato che per quanto riguarda la riqualificazione delle più importanti infrastrutture bellunesi», il che impone «di predisporre strumenti di prevenzione amministrativa antimafia sempre più performanti, elevando il sistema di “intelligence” territoriale per contrastare le possibili infiltrazioni nell’economica». «L’accordo con Infocamere è solo il primo passo», spiega il prefetto Savastano riferendosi al protocollo firmato recentemente, il 15 febraio scorso, con la camera di commercio di Treviso e Belluno, grazie al quale l’ufficio antimafia della prefettura e il gruppo interforze antimafia (Gia), operativo nella stessa prefettura, potranno accedere ai dati sulle imprese che parteciperanno a tutta la filiera dei lavori, ai fini del rilascio delle necessarie cerficiazioni antimafia.
Altri due protocolli di legalità sono in dirittura d’arrivo, aggiunge Savastano, rispettivamente con Anas, «che ci consentirà di avere la “fotografia” di tutti i cantieri: dalle imprese presenti quotidianamente fino agli operai che ci lavorano e ai mezzi utilizzati», e con la società Infrastrutture MilanoCortina 2026.
Ma è importante «che tutti contribuiscano alla legalità», dai sindaci, «che possono svolgere un importante ruolo di “sentinelle” sul territorio», alle categorie economiche e alle banche, tutti chiamati a un’attenzione e a una collaborazione ancora più forti allo scopo di «intercettare sul nascere le situazioni a rischio», come acquisizioni anomale di attività commerciali, oppure hotel, in un territorio dove «le prime manovre speculative sono già iniziate, a Cortina e nel bellunese, e pure «con una certa aggressività», avverte il prefetto, ribadendo che «per questo occorre prevenire il fenomeno».
In quest’ottica, «serve un cambio culturale, perché le infiltrazioni sono un danno per tutti, soprattutto per lo svolgimento leale e corretto della libera concorrenza delle imprese sul mercato». Per questo la prefettura ha organizzato per il prossimo 9 marzo, annuncia Savastano, «una giornata di studio alla quale parteciperanno importanti rappresentanti delle istituzioni, del sistema economico e delle forze dell’ordine», un’occasione «rivolta a sindaci e segretari comunali, associazioni di categoria, ordini professionali e banche, per imparare a conoscere meglio l’azione amministrativa nella lotta alla criminalità»