Reggio Emilia – Individuare le zone della città dove intervenire per contrastare il fenomeno delle baby gang e agire sulle situazioni di disagio.
È questo lo scopo del tavolo di confronto sui fenomeni di devianza riunito in prefettura a Reggio Emilia, presieduto dal prefetto Iolanda Rolli, che ha visto coinvolti, oltre alle Forze di polizia, l’ufficio scolastico, i servizi sociali, le associazioni e le società sportive della provincia.
«Le iniziative esistenti» per combattere le dipendenze «sono tantissime», ha dichiarato il prefetto. «Quello che forse mancava, a fronte di una attività intensa delle Forze dell’ordine, era mettere a sistema tutte queste componenti. Non è facile affrontare questi malesseri: l’obiettivo che ricerchiamo è quello di far fiorire i talenti che ognuno di loro può coltivare».
A tal fine, a seguito del censimento che ha consentito di mettere a fuoco le situazioni più complesse, sono state condivise durante l’incontro progettualità mirate allo sviluppo della cittadinanza attiva, dell’educazione civile e civica per affrontare i comportamenti ‘antisociali’ che coinvolgono i giovani – in età anche inferiore ai 14 anni – e dare loro strumenti adeguati ad affrontare le difficoltà.
Oggetto della discussione, inoltre, sono stati i numerosi interventi effettuati dalle Forze dell’ordine nei luoghi di aggregazione in cui si verificano la maggior parte degli episodi illeciti.
«L’intero “sistema città” si è messo a lavoro», ha concluso il titolare del palazzo di Governo.