Il Coordinamento Nazionale Polizia Locale della Ugl Autonomie, esprime la vicinanza e la massima solidarietà al collega rimasto ferito dai colpi di un’arma da fuoco durante una colluttazione avvenuta a Fara Vicentino, dove ha trovato anche la morte l’aggressore che stava seminando il panico in strada tra i passanti che avevano allertato le forze di Polizia. Il drammatico evento, che poteva avere un ancor più grave bilancio, solleva diversi inquietanti interrogativi tra le stesse forze dell’ordine. “Esprimiamo solidarietà e vicinanza al collega rimasto ferito e siamo a disposizione per qualsiasi necessità occorresse – dichiara Sergio Fabrizi Coordinatore Nazionale UGL-PL – ma interroghiamo anche le Istituzioni sul bilancio finale dell’evento. Intanto sulla necessità di equipaggiare tutti gli operatori di Polizia, statali e non, del taser elettrico superando le ritrosie ideologiche perché oggi avremmo un morto ed un’ agente ferito in meno. Poi emerge in tutta la sua drammaticità la situazione di iniquità tra poliziotti statali e locali dettate da leggi non più rispondenti al quadro di riferimento per le tutele di chi indossa una divisa. Nello stesso contesto di intervento se a restare ferito fosse stato un carabiniere gli sarebbe riconosciuta la causa di servizio e (malauguratamente) la pensione privilegiata. Al nostro collega niente di tutto questo, perché esclusi da quasi 10 anni a questa parte. Quanto accaduto lunedì 24 aprile, intorno alle 11 in via Ortigara, deve segnare inderogabilmente l’intervento legislativo del Governo per una riforma della legge quadro per la Polizia Locale che parifichi le tutele tra forze di Polizia e si passi, per tutti, a dotazioni di protezione non letali diverse dalle armi da fuoco.